E’ proprio a Greccio che San Francesco, tornando da un viaggio in Terra Santa, nella notte del Natale del 1223, rappresentò con personaggi viventi, per la prima volta nella storia, la Natività. E da quel momento, ogni anno questo piccolo borgo rinnova la tradizione e fa rivivere, più di ogni altro luogo al mondo, il Natale.
Il Presepe di Greccio, oltre a rappresentare uno spettacolo unico al mondo, costituisce sicuramente un momento di profonda fede cristiana. C’è infatti un filo indelebile che lega questo luogo a Betlemme: in Palestina avvenne il mistero della divina incarnazione di Gesù, mentre a Greccio ebbe inizio, in forma del tutto nuova, la sua mistica rievocazione.
Sono trascorsi 790 anni da quando il frate di Assisi e il nobile signore di Greccio Giovanni Velita realizzarono il primo presepe della storia, dando vita a una tradizione che nei secoli successivi ha visto la sua replicazione in tutte le case cristiane del mondo, dove il presepe viene costruito ogni Natale per ricordare la nascita di Gesù.
L’edizione di quest’anno, che si svolgerà nelle giornate del 24 (alle ore 22.30), 26, 28 dicembre e ancora 1, 4, 5 e 6 gennaio, sempre alle 17.45, prevede una sceneggiatura rivisitata, musiche nuove e soprattutto uno spettacolare impianto luci veramente unico e suggestivo.
Saranno organizzate inoltre mostre fotografiche, convegni, mostre di presepi artistici, mercatini natalizi e mostre di pittura. E’ anche prevista la stampa di cartoline speciali con annullo postale filatelico per il giorno 24 dicembre.
La rievocazione storica del Presepe di Greccio, che ogni anno anima, come per magia, questo piccolo borgo in provincia di Rieti, a 700 metri di altitudine , sulla sinistra del fiume Velino, vede la partecipazione di personaggi in costumi medievali e si snoda in 6 suggestivi quadri viventi, unici e inimitabili, che nulla hanno a che vedere con le miriadi di presepi popolari.
E’ possibile anche vedere la “Cappelletta” che sorge nel luogo in cui San Francesco si ritirava in preghiera in una capanna protetta da due piante di carpino e, a circa 2 km dal borgo di Greccio, arroccato sulla roccia, il Santuario del Presepe, uno dei monumenti più importanti della storia del francescanesimo: è qui infatti che Francesco, nella notte del Natale del 1223, rappresentò con personaggi viventi la Natività.
Visitare Greccio nel periodo natalizio è un’occasione irripetibile per scoprire un luogo che emana un fascino e una emozione immensa che ci riporta indietro nei secoli facendoci avvertire l’eco di quella profonda trepidazione e commozione che provarono tutte le persone semplici all’annuncio della nascita del Signore.
Daniela Gabriele