Ideato e interpretato da Alessandro Corazzi, con la collaborazione e partecipazione di Luigi Zauli, primo classificato al Premio di Drammaturgia ‘Necessità Drammaturgiche’ 2012.
Tempi Difficili è un racconto che fa fare allo spettatore un viaggio nel tempo. Leggendo degli estratti presi dalla grande Letteratura mondiale, raccontiamo storie di emigranti, di famiglie, di padri, di guerre, di amori. Primo tra tutti i romanzi, “ Furore”, pubblicato nel 1939, scritto da John Steinbeck (Premio Nobel per la Letteratura, 1962).
Romanzo simbolo della grande depressione americana del ’29, che tanto assomiglia – come gravità forma e circostanze – alla nostra crisi, quella che stiamo vivendo ora, in Italia e nel resto del Mondo. Gli stralci, accuratamente scelti, di Furore, fanno da file rouge per un viaggio che porta lo spettatore a riflettere non solo sulla crisi dal un punto di vista socio-storico-politico, ma anche la crisi da un punto di vista umano, la crisi dei valori dell’essere umano, la crisi nella donna – le difficoltà e le contraddizioni che portano all’essere donna emancipata oggi- la crisi di coppia.
Tocchiamo anche il delicato ed assai rilevante argomento delle “morti bianche”, purtroppo presenti nel nostro tempo. “ […] un tempo vi erano i caduti in battaglia, ora vi sono altri tipi di caduti, altri tipi di eroi”. I caduti sul lavoro, disastrosi effetti di un mondo in crisi, che non riesce a prendersi cura neanche della propria forza lavoro. In Tempi Difficili ci si emoziona, sì, commuovendosi ma anche ridendo. Vi sono infatti dei “ break comici”, siparietti comico – cabarettistici ma anche tragicomici, come quello in cui un ragazzo ed una ragazza si confidano i loro più intimi pensieri sulla politica, sulla scuola, sulla propria famiglia, sull’amore. Qui usiamo un linguaggio “slang”, giovane, un linguaggio semplice e spontaneo, per dar voce a sentimenti e pensieri a volte complicati- per un adolescente – da comunicare. Per passare anche il concetto che non bisogna essere “adulti” per dire la propria su questa crisi, ma che i punti di vista e le impressioni di cuori giovani e scevri da sovrastrutture, sono spesso i più emozionanti ed utili.