Ancora un pareggio per la Roma di Garcia. Ancora una volta in rimonta, proprio come successo nell’ultimo derby. La squadra giallorossa non riesce ad andare oltre l’1 a 1 al Renzo Barbera di Palermo contro la rosa di Iachini, che guidata da un Dybala in grande ascesa, tiene testa alla Roma riuscendo ad imporsi dopo appena 2 minuti di gioco grazie ad un perfetto diagonale dell’astro nascente rosa-nero.
A rispondere all’argentino al minuto 54 ci pensa un gol di Mattia Destro, al centro delle voci di mercato in casa Roma, che su sponda di Strootman, al suo secondo assist consecutivo, si fa trovare pronto per il tap-in vincente che riporta in parità il match. Un paio di miracoli di De Sanctis, apparso attento e reattivo, salvano la Roma dalla terza sconfitta stagionale, contro un Palermo arrembante che forse avrebbe meritato di più.
Garcia schiera una formazione inedita fuori Manolas e Maicon dentro Yanga M’Biwa e Florenzi, a centrocampo l’esordio da titolare per Paredes e in attacco spazio a Destro con Totti influenzato ad osservare il match dalla panchina. Le tante assenze causa infortuni, squalifiche, acciacchi non sembrerebbero più essere un alibi per questa squadra che stenta a mostrare la brillantezza di un tempo, entrando in campo deconcentata e concedendo regali non richiesti: vedi Astori nella giornata di ieri, o De Sanctis contro il Sassuolo.
Secondo pareggio di fila, il terzo in quattro partite. Numeri preoccupanti per una squadra che punta ad all’inseguimento del vertice della classifica dove la Juventus, lanciatissima, stasera avrà l’opportunità di portarsi a +5. Allo Stadium alle 20.45 si presenterà il Verona di Mandorlini già strapazzato in Coppa Italia nella giornata di mercoledì per 6-1 dagli uomini di Allegri. Alla Roma non resta che sperare in qualche passo falso della capolista, cercando dal canto suo, di non perdere altri punti per strada come successo nelle ultime uscite: recuperare un eventuale fuga della Juventus sarebbe un impresa complicata vista la continuità di risultati mostrata dalla squadra torinese.
Ma l’avvisaglia forse più allarmante per i tifosi giallorossi è l’involuzione sul piano del gioco mostrato in modo sempre più evidente dalla Roma di Garcia. Una squadra meno spumeggiante rispetto a quella ammirata la scorsa stagione che fatica di conseguenza a trovare continuità di risultati. Dopotutto Garcia l’ha sempre detto: “se giochiamo bene abbiamo più possibilità di vincere”. Ed ecco spiegata la “crisi” della Roma. Il gioco perduto va ritrovato, magari insieme ai 3 punti.
Michela Cuppini