Roma,lunedì 16 Marzo, alle ore 16,presso i locali del I Municipio, in via della Greca 5, si terrà il convegno “Straniero e omosessuale”. L’ incontro si inserisce nel programma della settimana contro il razzismo promossa dall’UNAR, e organizzato dal circolo Anddos-Gaynet Roma di Rosario Coco, con l’Associazione Nazionale Anddos. Una tavola rotonda sulle discriminazioni dei cittadini stranieri in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere, con particolare attenzione alla questione dell’effettiva esigibilità del diritto d’asilo e alle difficoltà incontrate dai funzionari e dalle persone direttamente coinvolte. L’obiettivo è approfondire le problematiche oggettive che i funzionari devono affrontare nell’accogliere queste richieste e, dall’altra parte, le difficoltà di quelle persone che richiedono asilo e che, avendo grandi difficoltà a dichiararsi per le resistenze dovute alla cultura di provenienza, non sanno di essere tutelate anche in quanto persone omosessuali. Interverranno: Cristina Franchini, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati–UNHCR, Cristiana Russo, Esperta Unar, Valentina Itri, responsabile numero verde per Richiedenti e Titolari di Protezione Internazionale ARCI, Ennio Trinelli, direttore del quotidiano onlinegaiaitalia.com e del Festival Memorie dimenticate, Delia Vaccarello, giornalista, Gianpaolo Silvestri, ex senatore e Franco Grillini, Presidente di Gaynet Italia. Modera: Alessandro Paesano, giornalista ed attivista LGBT.
“Il problema del razzismo nel mondo di oggi – afferma il presidente Mario Marco Canale di ANDDOS – è strettamente legato all’aumento delle discriminazioni a seguito dei flussi migratori e delle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali. Anche le società europee sono attraversate da preoccupanti spinte razziste e di carattere xenofobo, soprattutto, nei confronti dei migranti, della popolazione rom e degli omosessuali. Particolarmente preoccupante è il caso italiano: presentando l’ultimo rapporto, infatti, Amnesty International ha rilevato, nel nostro Paese, una pericolosa china razzista. Il razzismo è una teoria che sostiene la suddivisione degli uomini in razze e caratterizza la specie umana come composta da una razza superiore ed altre inferiori che, in ragione di tale distinzione, vengono discriminate e perseguitate. In senso più ampio e nell’uso comune, si può parlare di razzismo per indicare gli atteggiamenti di insofferenza e pregiudizio nei confronti di chi manifesta un’identità etnica, culturale o sessuale diversa dalla propria. Il razzismo va’ sicuramente contro ogni legge di natura, ma nel corso dell’ultimo secolo ha contraddistinto i periodi più bui della storia mondiale. A fronte di questa nuova ondata di intolleranza collettiva, la coscienza di quello che l’essere umano può fare non ci deve lasciare indifferenti al tema. La promozione congressuale per mantenere viva una linea di pensiero non è casuale, ma radicata nelle coscienze di chi, come noi, opera nella politica collettiva”.
La conclusione è unanime, gli interventi sono sentiti, la platea applaude…ma quanto si applicherà all’uscita? Ecco, questo nessun dibattito lo può dire… Francesca Palumbo