Tratto dal romanzo del 1936 “Poirot sul Nilo“, “Assassinio sul Nilo” (scritto nel 1946) è uno dei testi teatrali più noti e apprezzati di Agatha Christie: come testimonia anche il film di grande successo, trattone nel 1978, con protagonisti, tra gli altri, Peter Ustinov, David Niven, Bette Davis e Mia Farrow. Al teatro “Vittoria” di Testaccio, questo stesso testo (nella traduzione di Edoardo Erba, curatore, nel 2014, dell’ “Opera omnia” della Christie) è in scena, con la “Compagnia attori e tecnici”, sino al 10 gennaio. Uno spettacolo per la regìa di Stefano Messina, dal ritmo serrato e con una tensione continua; una commedia noir, in sostanza, ironica e raffinata.
Su una nave in partenza per una crociera sulle acque del Nilo, nell’ Egitto ancora protettorato britannico, nove personaggi, nove “piccoli indiani” ( per dirla col titolo d’un altro celebre capolavoro della Christie) recitano la “piéce” della loro vita, fatta di carriere e amori a metà, opportunismi pieni e idealismi tanto ostentati quanto falsi, gelosie e rivalità meschine. La personalità dominante è senz’altro Linnet Ridgeway, una delle ragazze più ricche d’Inghilterra, di grande fascino e abituata ad essere sempre al centro dell’attenzione: attorno a lei gravitano il marito, l’altrettanto giovane e bello (ma tutt’altro che ricco) Simon Doyle, e uno zio prete. Simon era stato già fidanzato di Jacqueline De Bellefort, amica del cuore di Linnet: la coppia ora è in viaggio di nozze in Egitto, ed è ossessivamente pedinata proprio da Jackie, intenzionata a rovinare in tutti i modi la loro luna di miele. In pieno rispetto delle tre celebri unità aristoteliche dello spettacolo (di tempo, di luogo, d’azione), la vicenda, all’inizio apparentemente banale, semplice storia di medio-alta società britannica, si tinge rapidamente di giallo, col ferimento di Simon da parte della gelosissima Jackie e, soprattutto, l’assassinio, prima, di Linnet. Poi, di Louise Bourget, la sua giovane cameriera francese, probailmente al corrente dell’ identità dell’assassino/a. In un crescendo di colpi di scena, sarà lo zio prete di Linnet , che in quest’adattamento del testo teatrale ha lo stesso ruolo ricoperto, nel testo originale, dal celebre detective francese Hercule Poirot (nel film del ’78, un grande Peter Ustinov), a districare l’intricata matassa, interrompendo la catena di delitti.
Il cast è di prim’ordine, con la compagnia Attori & Tecnici al gran completo: Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo Lizzani (omonimo del grande regista scomparso), Roberto Della Casa, Claudia Crisafio, Elisa Di Eusanio, Sebastiano Colla, Viviana Picariello e Valerio Camelin. Completano il quadro le musiche di Pino Cangialosi e le scene firmate da Alessandro Chiti: con un sapiente gioco delle luci ( a cura di Emiliano Baldini), capace di ricreare perfettamente l’alternarsi di mattina, pomeriggio e notte.
di Fabrizio Federici