Il romanzo si intitola Il tesoro di Ulisse, scritto dall’autrice Elisa Tosi, nata a Sassuolo ma che vive e lavora a Roteglia.
Tutto nasce dalla scoperta di una lettera da parte del protagonista, Ulisse appunto, un bambino che vive in provincia, per la precisione a Roteglia; e che insieme ai suoi amici cerca di spendere il proprio tempo libero fuori da casa perché troppi sono i problemi da affrontare e condividere il tempo con chi vive le stesse situazioni aiuta ad andare avanti. La lettera nasconde un segreto ma i ragazzi non riescono a decifrarne il suo contenuto, credono possa nascondere un tesoro e cercano di scoprirlo a tutti i costi. Solo un incontro tra Primo, amico di Ulisse, e Giona, allevatore, porterà a scoprire una verità tenuta nascosta a tutti per molto tempo.
La storia sembra in apparenza semplice ma si tinge di giallo fin da subito e l’autrice sa essere molto brava a non svelate tutto e immediatamente ma a centellinare, goccia dopo goccia, le vicende che avvolgono di mistero i personaggi.
Il finale porta con sé una riflessione: è meglio l’omertà o una verità che potrebbe cambiare la vita di tutto un intero paese. La risposta è soggettiva e questo l’autrice lo sa bene tanto da permetterci di fare una riflessione con un finale inaspettato ma molto piacevole.
Come nasce il tuo libro?
Il tesoro di Ulisse nasce dalla visione di una fotografia dei primi del Novecento, che ritrae due figure e un luogo geografico ben definito: Roteglia, il paese in cui vivo in provincia di Reggio Emilia. Ho voluto ambientare il racconto in un contesto identitario, una sorta di omaggio a questo paese, che come descrivo nel testo, guiderà il lettore attraverso il vagabondare di Ulisse, alla scoperta di un segreto, scomodo, celato nel tempo. Un messaggio delicato, una sorta di monito, perché non si ripetano più certe sofferenze, dettate dalla paura del diverso e dalla misoginia dell’epoca.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
Chi si troverà tra le mani questo racconto, sarà costretto a scegliere tra il bene e il male, a guardare la vicenda da diverse prospettive e partecipare alla scoperta di una mappa, un gioco incatenato dal gusto nostalgico. Dovrà confrontarsi con valori importanti, che oggi sono abusati o semplicemente strumentalizzati dal profitto. Sarà un viaggio nel sentimento, a volte ironico, divertente, ma non banale.
Leggi il mio libro perché..
Leggere Il tesoro di Ulisse è come sbobinare un nastro di immagini antiche, dove le vicende e i personaggi prendono forma e spessore, attraverso la vita di un ragazzino, Ulisse, che dice d’aver trovato una mappa del tesoro e coinvolge gli amici nella sua ricerca. Ciò che troverà davvero, sarà il consolidamento dell’amicizia che lo lega a Primo, passando attraverso una vicenda drammatica, che lui forse non capirà appieno, data la complessa omertà che gli è stata cucita addosso da tutto il paese, per proteggerlo. L’amicizia è la vera protagonista del racconto, così come i sentimenti universali che ci legano gli uni agli altri.
Progetti futuri?
Come progetti futuri ho intenzione di terminare entro fine anno, il terzo romanzo giallo-storico ambientato a Sassuolo negli anni ’50, con protagonista il maresciallo dei Carabinieri Sergio Burro, detto il Duca, che oltre l’ingombrante e asfissiante figura materna da gestire – Donna Carmen- dovrà investigare sulla morte del custode, avvenuta nello spogliatoio della squadra di calcio: Sassuolo Sportiva.
Numero di stelle 4 su 5 – Il segreto di Ulisse di Elisa Tosi – Editore: Independently Published – 59 pagine – prezzo di copertina 10,40 euro.