“Ormai è sempre più accreditata l’ipotesi che anche le polveri sottili hanno contribuito a diffondere lo sconosciuto Coronavirus. Ed in effetti il virus si è diffuso nel mondo proprio nelle zone a maggiore
urbanizzazione e dove i livelli di inquinamento sono più accentuati.Questo concetto ci conduce a sostenere che quando finirà l’emergenza,speriamo al più presto, l’attenzione all’ambiente e all’inquinamentodeve avere la priorità su altre tematiche”.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Varie ricerche scientifiche stanno dimostrando come il particolato atmosferico possa essere considerato fra i vettori di trasporto e diffusione di molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus.
Dai dati analizzati dai ricercatori della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), insieme a quelli dell’Università di Bologna e di Bari, si è considerato come la grande diffusione del contagio in
Pianura Padana, è avvenuto a distanza di 2 settimane con le più elevate concentrazioni di particolato atmosferico. Lo stesso Professore Leonardo Setti dell’Università di Bologna ha dichiarato :“Le alte concentrazioni di polveri registrate nel mese di febbraio in Pianura Padana hanno prodotto un’accelerazione alla diffusione del Covid-19. L’effetto è più evidente in quelle province dove ci sono
stati i primi focolai”.
Sta di fatto che la diffusione del Coronavirus, come di ogni altro virus che crea morti e distruzione sociale ed economica ha una stretta relazione con i livelli di inquinamento. Analisi poco commentate,
scarsamente messe in risalto, considerrate estremamente marginali da tutti coloro che stanno analizzando, commentando, dando indicazioni attraverso i media sulla diffusione del coontagio. E’ la dimostrazione-prosegue Benvenuti-che ancora una volta non si vuol comprendere come la difesa dell’ambiente e di quello che Papa Francesco ha indicato nell’Eciciclica “Laudato Si” sulla “Cura della casa Comune”, deve diventare la priorità per il futuro del nostro pianeta”.