Roma, 10 gen. – I tagli ai treni decisi da Trenitalia e Italo rappresentano un enorme danno per gli utenti del trasporto ferroviario, e il Governo deve intervenire per garantire in tutta Italia il servizio su rotaia. Lo afferma il Codacons, che punta il dito sulle due società ferroviarie
“Con il diffondersi dei contagi tra cittadini e personale ferroviario e la riduzione della domanda, Italo e Trenitalia hanno tagliato in questi giorni le corse, cancellando numerosi treni con ripercussioni dirette sull’utenza- spiega il Codacons– Una decisione che sembra motivata da esigenze di bilancio, nonostante il trasporto ferroviario sia un servizio pubblico indispensabile da garantire anche in presenza di una crescita dei contagi e indipendentemente dalla flessione della domanda da parte dei passeggeri”
Una situazione, continua il comunicato, “che danneggia doppiamente gli utenti che hanno necessità di spostarsi in treno, i quali da un lato vedono ridotto il servizio e subiscono la cancellazione delle corse con conseguenti disagi pratici (ad esempio il caso di una famiglia di 7 persone assistita dal Codacons che si è vista cancellare il treno il giorno prima della partenza), dall’altro hanno minori possibilità di scelta tra operatori, con ripercussioni sul fronte della concorrenza e delle tariffe”
“Si tratta di due pessimi esempi di concorrenza, con le due società ferroviarie che adottano politiche simili e riducono il servizio all’utenza- spiega il presidente Carlo Rienzi- Chiediamo al Governo di intervenire affinché il trasporto ferroviario sia garantito in egual modo in tutta Italia, anche in presenza di una domanda ridotta e provvedendo alla sostituzione del personale malato o in quarantena”
A causa dell’escalation di contagi tra i lavoratori, i trasporti pubblici locali rischiano la paralisi totale in tutta Italia, una situazione che potrebbe esplodere il 10 gennaio, con la riapertura delle scuole. Lo denuncia Assoutenti, che chiede l’intervento urgente del Governo per garantire i servizi pubblici essenziali
“Da oggi migliaia di studenti rischiano di rimanere a piedi e di non poter raggiungere gli istituti scolastici, con pesanti ripercussioni sul diritto all’istruzione- spiega il presidente Furio Truzzi– L’escalation dei contagi tra i lavoratori del trasporto pubblico, infatti, ha portato negli ultimi giorni le società che gestiscono bus e treni a tagliare numerose corse con ripercussioni pesanti per l’utenza. Una situazione che potrebbe peggiorare nei prossimi giorni e determinare la paralisi nella circolazione di treni, autobus, metro e tram con effetti devastanti per il paese e danni per miliardi di euro all’economia nazionale”
Per tale motivo Assoutenti chiede al commissario straordinario Figliuolo, al Ministro della Salute Roberto Speranza e al premier Draghi di intervenire per garantire la continuità dei trasporti pubblici locali, convocando le società ferroviarie, quelle che gestiscono il trasporto pubblico locale e le associazioni dei consumatori, allo scopo di studiare misure urgenti a garanzia degli utenti, disponendo il ricorso ai militari dell’Esercito per sostituire i macchinisti e gli autisti che si sono ammalati o sono in quarantena, in modo da assicurare la continuità del trasporto pubblico locale.
Francesca Romana Cristicini