Art Pack”, “La confezione per l’Arte”, è una Rivoluzione Concettuale! L’innovativo sistema, brevettato appositamente per l’arte, richiama alla mente la celeberrima affermazione di René Magritte: “Ceci n’est past un Pipe”… “Questa non è una pipa “ Come, non è una pipa? Non è un pipa, puoi forse fumarla? E’ solo la rappresentazione della pipa. Dunque, non è una pipa!
Cosi come il grande pittore surrealista, spiazzò tutti con quella scritta che mette in difficoltà chiunque guarda l’Opera, perché l’Artista pur dipingendo una Pipa, al momento stesso afferma che non lo è! Cosi l’incredibile “packaging” di Michele Crocitto, Rosario Sprovieri & Co.
La sorprendente innovazione tecnologica è progettata per la protezione e l’esaltazione dell’Arte; per custodire e impreziosire le opere come “uno scrigno”. Il brevetto è il frutto della creatività del design italiano, nasce per “dar vita” a qualcosa di nuovo, mai fatto sin ora! – qualcosa che cambia e incide sul nostro stesso stile di vita! Un modo veramente geniale, di confezionare le opere d’arte e di renderne agevole e sicuro ogni spostamento, ogni viaggio. Il prodotto è fatto da materiale riciclabile; Art Pack va ad innovare le tradizionali operazioni d’imballaggio e, nel nostro caso specifico, a ripensarlo completamente, grazie alla modernità, alla versatilità dell’ingegnoso progetto, che è non solo sintesi di comoda e accurata sicurezza ma, soprattutto di rara bellezza.
Art Pack è non è semplicemente un vero “portagioie” che impreziosisce e protegge le opere d’arte, ma è anche una “griffe” elegante, per il confezionamento – d’ogni regalo, per ogni singolo quadro d’arte Moderna. I primi prototipi di scatole da “incarto”, risalgono all’universo culturale Cinese di più di tre quattro mila anni fa, ma anche egiziani, greci e romani usavano metodi di protezione e di salvaguardia dei prodotti e dei manufatti per assicurarne gli spostamenti. Agli inizi, erano primordiali custodie grossolane, di corteccia e gelso. Il ricorso al cartone e, alle confezioni cartacee inizia a intravvedersi, quasi, alla fine del Diciottesimo secolo. Oggi, “carta e cartoni riciclati” sono diventati anche una vera opportunità di difesa del sistema eco ambientale; “La carta, flessibile, fragile o resistente, ma soprattutto riciclabile, in tutte le sue varianti si presta a utilizzi infiniti, a volte impensabili, ma, fortunatamente, sempre con un occhio rivolto alla sostenibilità. Usi e riusi di un materiale che ha fatto la storia.”(1)
Art Pack, l’ingegnoso confezionamento, questo “vestito nuovo” per le opere d’arte, diventa oggi, una vera rivoluzione culturale nata dall’esigenza di dare sicurezza e eleganza. La nuova veste per l’arte, va ad incidere anche nell’immaginazione umana, con le suggestive irradiazioni e tutte le armonie della bellezza. Art Pack stravolge le annose consuetudini rudimentali e estemporanee, perché è capace di assicurare non solo il completo riuso, la riciclabilità dei materiali impiegati; ma è anche partecipe del nuovo modo di programmare la qualità della vita, con lo scongiurare ogni tipo di inquinamento della terra e, con l’eliminazione di tutti quei fastidiosi residui; (anche quelli più invasivi: plastiche, pluriball, lacci, spaghi, adesivi oleosi e appiccicosi e, le svariate tonnellate di carta da imballaggio gettate via e sperperate per sempre). Attualmente materia di straordinaria emergenza, visti allarmi della scienza, sia per le condizioni di degrado dell’ambiente che, degli innumerevoli tentativi di razionalizzazione della pulizia delle città e de centri abitati. – Del resto: – dice Michele Crocitto – “Non ho mai visto esporre, viaggiare o portare a casa, nessuna “creazione orafa” priva di confezione o, senza un gradevole astuccio, né una appropriata “apposita vetrina”! “In questo nostro tempo, dove anche le pasticcerie, le gelaterie e, la stessa pizza made in Italy, ormai, usano involucri di prestigio e rivestimenti di gran stile, ci siamo chiesti il perché il mondo dell’Arte non avesse ancora né cura, né packaging appropriato, lo ripetono, come un mantra: Sprovieri e Crocitto.
Certo possiamo senz’altro dire che – di recente – ci sono stati tentativi estemporanei, sporadici e isolati; qualche artista estroso, ha magari confezionato diversamente con più attenzione le sue opere; ma è certo che questo, non è mai appartenuto ad un vero “sistema organizzato” che potesse risolvere le problematiche del “viaggio” degli oggetti e dei quadri e delle creazioni d’arte della Modernità.
Art Pack è oggi, senza ombra di dubbio, la confezione più adeguata, così straordinariamente bella, da suscitare attenzione e rispetto anche da parte di quel personale che tradizionalmente le movimenta a bordo di tutti i mezzi di trasporto. Art Pack si rivela anche sontuosa veste anche per il confezionamento regalo per ogni tipo di “cerimonia” legata ai doni, o alle compravendite d’Arte.
La nuova “Ventiquattrore per l’Arte”, prossimamente ci consentirà di uscire da una Galleria d’Arte o, dallo studio di un’Artista, con una “scatola” superba, di una bellezza che non solo si lascia ammirare ma che diventerà quanto prima, “parte pregiata” dell’opera custodita. Specchio visivo dell’Opera, destinata ad essere in futuro, prezioso oggetto da collezione. Amanti, collezionisti, acquirenti di opere d’arte, andranno in giro con una confezione griffata, come quelle dei nostri grandi stilisti: Bulgari Dolce e Gabbana, Armani o Valentino; con Art Pack, anche l’Arte avrà il suo involucro prezioso, che se …magari autografata dall’Artista in persona o, con un piccolo Ritocco/Retouche si accingerà a diventare un oggetto unico e prezioso.
Domani, le tradizionali vie dello shopping, di un qualsiasi centro urbano avranno una ricchezza aggiunta, che sarà quella del “packaging” di Art Pack, tante persone, oltre a portare a spasso le confezioni griffate dello shopping tradizionale, andranno in giro con questo incantevole “vestito per l’arte moderna; scatola o borsa con dentro, quell’Opera che ognuno avrà scelto per “arredare” la propria vita.
Ci piace pensare, anche per un solo istante, al momento dell’arrivo delle opere – che viaggeranno con Art Pack – presso la sede di una mostra, vorremmo essere presenti quando organizzatori, maestranze, galleristi, critici e addetti alla comunicazione si troveranno innanzi un campionario d’immagini, ad altissima definizione, di tutte le opere “non ancora disvelate”, pulite, ordinate, pratiche ed eleganti. Art Pack è tutto ciò, il nuovo modo di comunicare, di assicurare e far viaggiare l’Arte, – aggiunge Michele Crocitto – la “nuova veste” sarà arrichita dal Qr code, che tramite la realtà aumentata ci racconterà dell’opera e dell’autore o del catalogo della mostra. La confezione avrà anche da una dettagliata “scheda di viaggio” codificata e, aderendo all’offerta contrattuale del gruppo Art Pack, il secondo QR code per la geolocalizzazione del “pacco” e ogni richiedente, -continua Sprovieri – potrà avere una assicurazione “da chiodo a chiodo” e, l’agevolazione dei costi di spedizione con le società che aderiranno al servizio di Art Pack.
Sarebbe affascinante poi, provare a immaginare cosa, artisti come: Klimt, Dali’ Picasso, (sempre proiettati in avanti nel proporre, ma sopratutto nel ricercare qualcosa di diverso con cui raccontare la propria Arte), avrebbero potuto pensare di questa piccola, grande, geniale rivoluzione organizzativa, che innova completamente il modo dell’arte.
…Magari, anche loro, se e avessero avuto l’opportunità, avrebbero firmato il “packaging”, ed oggi avremmo anche “Il Bacio” adagiato sul dorso di una valigetta d’autore, conservato come nuova reliquia in qualche museo del mondo. Un bell’inizio! …in attesa di imitatori che, copiando senza alcuna emozione, non renderebbero un ulteriore servizio né all’arte né agli artisti Congedandoci, vi aspettiamo per una visione “de visu”, per condividere con voi, la nuova tecnologia in attesa dei prossimi viaggi nel mondo!
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