Edizione complicata per AltaRoma, ma anche con un nuovo punto di partenza per la rassegna capitolina di alta moda, infatti il 31 gennaio, giorno della partenza delle sfilate è stata anche la giornata in cui la società consortile a cui fa capo la manifestazione è stata messa in liquidazione. La società è partecipata tra gli altri dalla Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Comune di Roma e in fase alterne la Provincia di Roma, oltre che essere supportata dall’agenzia Ice. Nella nuova Fondazione che verrà creata oltre ai suoi protagonisti istituzionali, potranno ottenere l’ingresso anche soci sostenitori privati. Questa trasformazione durerà qualche mese, ma sarà in grado di dare nuova linfa alla moda capitolina.
La società consortile sarà trasformata in una fondazione, come confermato da Alessandro Onorato, Assessore al Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda di Roma Capitale, il quale ha spiegato «Dopo la messa in liquidazione ufficiale da parte del cda di AltaRoma prossimi giorni metteremo giù uno statuto per una nuova Fondazione che deve essere necessariamente pronta per luglio. Almeno è questa la nostra ambizione».
A confermare ciò, anche Paolo Orneli, Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start Up e Innovazione della Regione Lazio, il quale ha detto «Sarà un piano industriale che punta su creatività, talento e internazionalizzazione della moda come principale industria creativa che abbiamo a Roma e nel Lazio. Servono grandi hub, per attrarre talenti e declinare al meglio parole come sostenibilità e innovazione. La fondazione sarà uno strumento più adatto a un’ulteriore crescita, perché sarà anche rafforzata la presenza delle istituzioni pubbliche al suo interno».
Quest’ultima edizione come AltaRoma si è tenuta al “PratiBus District” di viale Angelico. L’evento ha fatto da vetrina a circa sessanta marchi indipendenti, designer emergenti e startup innovative con l’intento di stabilire contatti commerciali e agevolare i rapporti con buyer, buying office, stampa e operatori del trade. Sulle pedane nei tre giorni della manifestazione hanno sfilato numerose collezioni di Preti, Setchu, Çanaku, Mokoo, Saman Loira, Lucia Chain e Simone Tessadori. Hanno partecipato alla kermesse, anche le sfilate collettive di dieci brand emergenti, come Armonï Studio, Francesca Marchisio, Maragno, Gentile Milano, Yekaterina Ivankova, Dennj, Annagiulia Firenze, Giuliet Françoismarie, Marinella Piccino e Simone Missano. Chicca di chiusura con la couture internazionale della sfilata Romance Glamour dedicata alle proposte di A’biddikkia, Baroqco Jewelry, Eleonora Cicchetti, Kovalowe & La Métamorphose Paris.
Agostino Fraccascia