Doveva partire da novembre. Ebbene, almeno questo nuovo divieto per le macchine immatricolate più di dieci anni fa può attendere.
La Fascia Verde che doveva imporsi per buona parte della parte della città, bel oltre le mura aureliane, al momento non si fa. I 98mila che hanno firmato possono attestare un primo successo ma deve esser loro chiaro che la lotta non può fermarsi. Sicuramente l’amministrazione proverà nuovamente a rilanciare i divieti per supposte ragioni ambientalistiche.
Ma la fatidica data di novembre 2023 resta ancora come suggello di divieti più tenui. Le auto diesel fino ad Euro3 ed a benzina fino ad Euro 2, ma anche le moto a gasolio fino a Euro 2, così come quelle a benzina Euro 1, potranno muoversi oltre la fascia verde.
Lo stop alle auto diesel Euro 4, che a Roma rappresentano circa 146mila mezzi, è programmato però per novembre 2024. I veicoli a benzina Euro 3 saranno soggetti a divieti sempre a novembre 2025. Già si prospettano però di accompagnare questo divieto a permessi speciali che consentirebbero di entrare nella futuribile ZTL laddove limitati in chilometraggio oppure previo corresponsione di un pagamento speciale. Ma sono ipotesi. Al momento il governo della città ha deciso di soprassedere.
La metodica assume quindi un carattere psicologico. Abituare il cittadino all’idea che in un futuro prossimo non avrà sostanzialmente ingresso a Roma se il veicolo non è immatricolato entro una certa data.
Tra i tratti soggetti a divieto più avversati c’è l’asse est che va da viale Palmiro Togliatti fino a via Pineta Sacchetti e ad ovest: da via di Vigna Murata a sud fino alla Salaria.
Quindi i parametri saranno totalmente rivisti. Non l’idea di Zona Traffico Limitato che con il novembre del 2024 comprenderà l’area che va dalle Mura Aureliane. Attualmente è impossibilitata al transito solo degli autocarri di dimensioni maggiori dei sette metri e mezzo.
Si prevede una deroga per il Gpl e per i veicoli a metano.