Sullo scenario dell’Art Cafè, nasce il libro di poesie di Marco Casavecchi. Un testo poetico che in sé racchiude una moltitudine di tematiche, pronte ad incantare lettori di ogni età. Esso è un libro universale, nato sul bancone di un bar e pronto per presentarsi nella sua veste migliore ai suoi arguti lettori.
Il dolore raccontato da Casavecchi si irradia in diversi momenti della vita. Egli racconta il coma sia come condizione medica e sia come modo in cui alcune menti vivono. Egli parla di “linea mortale” che rende l’anima piatta. Il coma di Casavecchi è una condizione reversibile, che tuttavia, talvolta, non lascia spazio alle speranze. Il corpo raccontato nei suoi versi, appare assenza, senza suono, in una stasi infinita, dove la mente è in blocco totale. Ripercorrendo la strada delle difficoltà, l’autore racconta in qualche maniera la condizione di molti: “Sono una candela”, questo il verso d’apertura, che presenta un pianto che scioglie il trucco, delle risate stanche, i pianti forti. L’immagine visiva ben restituisce al lettore una condizione complessa, laddove si è in balìa della sofferenza. L’autore, infatti, afferma: “mi spengo nel dolore”, regalando ancora una volta poesie che permettano la visione concreta di oggetti, spazi, situazioni, che possano presentare il corpo di un sentimento e le sue sfaccettature.
L’autore, nella sua poetica, presenta “una morte senza vermi”. Egli afferma infatti di voler bruciare senza vesti una volta morto, e di essere libero nel cielo, nel mare. La sua per quanto condizione di stasi, diviene il simbolo di una libertà accecante. Le ceneri ormai morte, sembrano spandersi sotto gli occhi del lettore in distese azzurre senza confini. Il desiderio di libertà si eviscera in molte delle poesie, presentando ai lettori una poetica scevra da limiti.
Un altro argomento essenziale, è senz’altro quello del denaro. Per l’autore i soldi sono “fogli che non servono a niente, ma indispensabili”, una sorta di contrapposizione che presenta la dura realtà dei fatti. Ci sono cose che non si possono comprare, infatti, ma altrettante cose che se non sono pagate non possono essere prese e usate. Tale dualità presenta il vizio del mondo, secondo il quale i soldi dominano gli scenari di tutto il globo, pur essendo semplici pezzi di carta stampata. Esso paragona i soldi alle “croci sui morti”, laddove potrebbero non esserci, ma il loro ruolo essenziale le chiama alla loro venuta.
EDITORE: JOLLY ROGER
GENERE: POESIE
NUMERO DI PAGINE: 166
ANNO DI PUBBLICAZIONE: MAGGIO 2023
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