Negli ultimi anni, il marketing digitale ha subito una trasformazione epocale grazie agli influencer, figure capaci di esercitare un notevole impatto sulle decisioni d’acquisto dei consumatori attraverso i social media.
Tuttavia, emerge una nuova tipologia di influencer: quelli virtuali. Si tratta di personaggi creati digitalmente, privi di esistenza nel mondo reale, il cui aspetto, età, genere ed etnia possono essere plasmati a volontà mediante l’utilizzo di tecnologie avanzate come la computer grafica e l’intelligenza artificiale.
Uno dei volti più noti del panorama italiano è Sofia Brunioli, influencer virtuale su Instagram. Il suo profilo, ricco di immagini accattivanti e contenuti coinvolgenti, riflette la crescita di questa nuova tendenza.
Sofia Brunioli rappresenta un esempio tangibile di come gli influencer virtuali stiano conquistando il mondo del marketing digitale. Il suo profilo Instagram, è un mix di creatività digitale e appeal visivo, attrattivo per un vasto pubblico.
Gli influencer virtuali presentano una serie di vantaggi, come la disponibilità 24/7 e l’immunità da scandali, oltre alla possibilità di personalizzazione per adattarsi a qualsiasi brand. Tuttavia, la percezione di minor autenticità, i costi di creazione e gestione, e la limitata interazione con i consumatori rappresentano sfide da affrontare.
Il mercato degli influencer virtuali è in crescita esponenziale, con proiezioni che indicano un valore di 10 miliardi di dollari entro il 2025. Questo fenomeno è alimentato dall’evoluzione delle tecnologie digitali e dall’interesse crescente del pubblico per il metaverso.
Co-esistenza o Sostituzione?
La prospettiva che gli influencer virtuali possano sostituire quelli umani nel marketing digitale è un tema di discussione. La tecnologia digitale avanzata, l’abitudine crescente del pubblico a interagire con personaggi digitali e la popolarità in crescita del metaverso suggeriscono che potrebbero svolgere un ruolo sempre più dominante.
Il futuro potrebbe vedere una co-esistenza armoniosa tra influencer virtuali e umani, con aziende che sfruttano entrambe le tipologie per raggiungere obiettivi di marketing diversificati. Gli influencer virtuali, come Sofia Brunioli, potrebbero essere particolarmente utili per promuovere prodotti o servizi difficili da rappresentare fisicamente, mentre gli influencer umani potrebbero mantenere un ruolo cruciale nelle connessioni personali.
Solo il tempo potrà confermare quale scenario si realizzerà, ma è evidente che il fenomeno degli influencer virtuali è destinato a continuare a ridefinire il panorama del marketing digitale.