Di Vera Iafrate
Anzio-Lavinio-: Allucinante la vicenda avvenuta nella Comunità di recupero per tossicodipendenti “L’Approdo” di Lavinio mare nel comune di Anzio.
Due ragazzi di 22 e 30 anni, ricoverati presso la struttura di disintossicazione, sono morti dopo l’assunzione di eroina.
A fornirgliela un pregiudicato di Lecce C.V. di 33 anni, domiciliato presso la stessa comunita’ terapeutica. “Nella fattispecie il giovane, durante la notte, dopo aver procurato l’eroina da uno altro spacciatore del luogo, l’aveva ceduta ai due assuntori- dichiarano i Carabinieri- Il primo è deceduto immediatamente mentre il secondo decedeva dopo qualche ora presso l’ospedale di Anzio.”
“I Carabinieri della Stazione di Lavinio unitamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Anzio- dichiara il Maggiore Gaeta- hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria C.V.,e le immediate indagini hanno consentito ai carabinieri di identificare e fermare dapprima lo spacciatore che all’interno della comunita’ che aveva ceduto l’eroina alle due vittime e successivamente di individuare il pusher dal quale è stata acquistata l’eroina: N.E. 52enne, pregiudicato di Lavinio, residente in un’ abitazione vicino alla comunita’. Ora i due dovranno rispondere di morte di due persone come conseguenza di altro reato e spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina.”
“Le indagini proseguono e si attende l’esame autoptico sulle vittime per capire se l’eroina killer aveva un alta concentrazione di principio attivo o era tagliata con sostanze nocive- dichiara il Maggiore Gaeta- I Fermi sono stati convalidati e i due spacciatori sono stati associati al carcere di Velletri in custodia cautelare. Grazie a questa operazione si è bloccato un canale di spaccio dell’eroina che in questo caso ha purtroppo causato due vittime.”
Ci chiediamo come sia possibile che all’interno di una struttura terapeutica possano accadere cose simili e chi abbia la responsabilità morale del dramma. Porsi delle domande è d’obbligo dato che i ragazzi ospitati sono deboli, fragili e sicuramente qualcuno di professionalmente preparato dovrebbe vigilare su di loro, costantemente.