Basta scaricabarile sui rifiuti. Dopo le dichiarazioni di Ama che si dichiara ‘parte lesa’ della situazione, dopo il ‘rilancio’ su Rocca Cencia da parte del Campidoglio e soprattutto dopo la pantomima dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio che si dice pronto a commissariare per via del rischio infezione dai topi, sia il sindaco di Roma che il governatore del Lazio dovrebbero ammettere i loro fallimenti e dimettersi immediatamente
“Chi è da cacciare, e subito, sono la Raggi e Zingaretti per manifesta incapacità”. Lo dichiara Fabrizio Ghera, capogruppo di FdI alla Regione Lazio. “Comune e Regione- aggiunge- fino a oggi si sono comportati in modo irresponsabile nei confronti dei romani. Hanno continuato a incolparsi a vicenda senza trovare soluzioni concrete e risolutive. Causa il ponte per la festività di San Pietro e Paolo, il 30 mattina ogni singolo quartiere toccherà livelli di indecenza non degno di una delle Capitali europee più importanti per tradizione, storia e cultura”
Purtroppo, la questione rifiuti a Roma è decisamente preoccupante. Questo rappresenta l’ennesimo fallimento dell’amministrazione Zingaretti su tale tematica, che non si è dimostrata in grado di portare avanti una programmazione efficiente. Si continua a non decidere e ad effettuare scelte sbagliate. Il piano regionale è debole e poco incisivo, e più che altro sembra un piano di trasporto di rifiuti, visto che in questi anni ci si è limitati a trasferire l’immondizia nei vari impianti di altre regioni, senza trovare soluzioni adeguate. Ad essere penalizzati, come sempre, sono i romani, costretti a pagare una tariffa tra le più alte in Italia, e che hanno assistito in questi anni ad uno stucchevole scaricabarile tra la regione e il campidoglio. Con il risultato che la capitale resta in perenne emergenza. “Chiederò un consiglio regionale straordinario, proprio perché il presidente Zingaretti deve assumersi le sue responsabilità e spiegarci come intende provare a risolvere una situazione, che dura da fin troppi anni e che sta peggiorando ulteriormente”. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia della Regione Lazio, Antonello Aurigemma
In occasione dello sciopero nazionale dei servizi di igiene ambientale proclamato per il prossimo 30 giugno 2021, legittimo sul piano del rispetto della normativa, con particolare riferimento alla difficile situazione in cui versa la città di Roma, la Commissione di garanzia sugli scioperi non può esimersi dall’esprimere viva preoccupazione per l’ormai permanente stato di rischio sanitario a cui sono sottoposti i cittadini e per i danni irreversibili alle matrici ambientali, conseguenza delle attuali politiche di gestione dei rifiuti della Capitale (rischi destinati ad aumentare con l’avanzare della stagione estiva). A lanciare l’allarme, in una nota, è il Garante degli scioperi che “ritiene pertanto doveroso rivolgere un appello alle Istituzioni e agli Attori sociali affinché pongano in essere ogni possibile iniziativa volta alla mitigazione del disagio alla cittadinanza e all’avvio di un percorso risolutivo dell’emergenza”
“La Raggi ha ridotto Roma ad una pattumiera a cielo aperto. Da romano vivo il disagio ogni giorno e ascolto i miei concittadini, esausti per una situazione divenuta insostenibile”. Così in un comunicato il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni. “Abbiamo toccato il fondo- aggiunge- con i cassonetti strapieni, la raccolta al palo e una città sporca e trascurata continuiamo ad assistere all’inerzia di Regione e Comune, un comportamento che sta portando Roma a un passo dall’emergenza sanitaria. Qui non c’è programmazione, non ci sono progetti, la Raggi e Zingaretti impongono alla Capitale d’Italia di vivere alla giornata, e obbligano i cittadini ad assistere tutti i giorni a rimpalli di responsabilità cui non sono interessati. L’interesse dei romani è non vivere in una discarica, con topi e altri animali a piede libero. Non servono soluzioni momentanee ma una strategia comune e permanente che punti a chiudere il ciclo con un servizio all’altezza della città e dei romani”
“Gabbiani che rompono i sacchetti della ‘monnezza’, topi che dopo aver preso possesso delle strade si sono messi a banchettare nel reparto gastronomia di un supermercato, e poi quella dei cinghiali che oltre a grufolare nei quintali di rifiuti che l’Ama lascia a terra ormai hanno preso d’assedio i cittadini. Cosa fa la Raggi? Apparentemente nulla, e questo mi spinge a farmi una domanda: ‘Non sarà che ormai in minoranza in Aula Giulio Cesare e detestata dai romani, non voglia far votare le bestie sperando in una sua rielezione?’. Cara Sindaca, mentre Lei è intenta a sondare gli auruspici, alla Regione Lazio si lavora. Sto convocando con urgenza la commissione Agricoltura per liberare i romani dalla Raggi dall’ennesimo fallimento”. E’ quanto si legge in una nota del consigliere regionale della Lega, Laura Cartaginese.
Francesca Romana Cristicini