AGI – È stato trovato, in un’area verde abbandonata nell’abitato di Senago, il cadavere di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese, scomparsa da cinque giorni.
È stato il fidanzato Alessandro Impagnatiello, fermato per omicidio, a far trovare il corpo della donna. “L’ho uccisa io”, avrebbe confessato il barman 30enne durante l’interrogatorio alla caserma di Senago. È stato l’uomo a indicare agli inquirenti dove fosse il corpo della compagna.
Un omicidio d’impeto al culmine di una discussione dopo la 29enne aveva incontrato l’altra fidanzata del compagno. Lo scorso sabato, nonostante nutrisse già dei sospetti da aprile, Giulia ha acconsentito a incontrare quella che a suoi occhi era l’amante del futuro padre del suo bambino. Era stata l’altra donna, una collega statunitense del barman, a chiedere il faccia a faccia anche lei insospettita dai comportamenti del 30enne.
Quest’ultima dopo essere rimasta anche lei incinta di Impagnatiello aveva scelto di interrompere la gravidanza. Nell’incontro chiarificatore le due donne hanno preso di coscienza delle innumerevoli bugie raccontante dal 30enne e della doppia vita che l’uomo portava avanti con loro.
La stessa sera ci sarebbe stato poi un ulteriore confronto tra Tramontato e Impagnatiello che sarebbe degenerato – secondo l’ipotesi accusatoria – nell’omicidio della donna. Gli inquirenti non escludono poi che qualcuno abbia aiutato il 30enne a liberarsi del cadavere. È stato il ritrovamento di alcune tracce biologiche, verosimilmente sangue, nell’auto di Alessandro Impagnatiello a far decidere agli inquirenti milanesi di indagare l’uomo.