Si dice: ‘parlo a suocera perché nuova intenda’. (Ma oggi non si può dire più perché sarebbe considerata un’espressione sessista, retaggio di un’ideologia fallocratica). L’espressione potrebbe sostituirsi con: ‘Parlare a tutti per arrivare ad uno’. E quell’uno siamo noi italiani. Il messaggio in questione non può esser rivolto che a noi italiani o almeno al nostro governo.
Come riportano le agenzie stampa si rileva che “alla riunione dell’Euro Summit il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha indicato ai capi di stato e di governo la necessità di procedere con la piena ratifica del trattato del Meccanismo europeo di stabilità”. Ipse dixit.
E visto che gli altri sono stati solerti o hanno risolto in qualche modo chiarendo la loro posizione assai prima di noi, è chiaro che questa sollecitazione sia tutta indirizzata al nostro governo.
In effetti solo l’Italia non ha fatto i compiti a casa, o almeno non li ha consegnati alla signora maestra: la commissione europea. In questa situazione il governo italiano ha esaurito il suo tempo a disposizione. O consegna oppure perde il treno. D’altra parte la stilettata del prendere tempo, chiedere proroghe di scadenze per ulteriori approfondimenti, non è solo un retaggio del governo Meloni, ma anche di quello di Mario Draghi. Si potrebbe allora considerare una tendenza nazionale. Il partito di Italia Viva di Matteo Renzi quello più solerte a chiedere di chiudere la vicenda con la consegna degli incartamenti.
Al cospetto di tanto tempo per fare quel che doveva esser già fatto, ci si chiede allora quali siano i problemi reali. Se ci sono obiezioni o addirittura ripensamenti. Se ci sono, uscissero allo scoperto. Altrimenti si taccia per sempre. Solo che questa formula la si tema proprio in caso di consegna del fasciolo e chiusura della procedura. Saremmo legati mani e piedi e non ci sarebbe alcun margine per dire alcunché. Ma, anche qui, si deve chiarire, se il problema è proprio questo.
Sullo sfondo, la situazione dei mercati finanziari e le crisi bancarie emerse negli States e in Svizzera con le conseguenziali turbolenze.