Come sempre l’Italia è divisa in due per la sua verticalità. Maltempo al nord, Sole al sud. Un centro incerto. E non si tratta dello scenario politico ma di meteorologia.
Neve sulle Dolomiti. Rischio idrogeologico su parte della Lombardia. Per tanto si definisce come “allerta arancione”. Ma c’è anche un “allerta gialla” in Val d’Aosta e Trentino Alto Adige. Ma dovrebbero esserne coinvolte anche aree della Liguria, del Piemonte, Veneto e l’altra parte di Lombardia non arancione.
Ma andando a vedere questo “arancione” le condizioni meteo avverse di cui ha emesso l’avviso la Protezione Civile guarda a precipitazioni sparse e diffuse con temporali. “Fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento”.
Anche Roma le condizioni sono preoccupanti non tanto per la meteorologia incerta, quanto per lo smog. Infatti danno un peggioramento della qualità dell’aria: sono stati superati i limiti di Pm10. Il motivo sta nell’arrivo delle polveri sahariane. Ce lo dice Roma Capitale che informa anche delle postazioni di monitoraggio nelle stazioni di Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Villa Ada, Guido, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina, Arenula e Malagrotta. Il Campidoglio allora non potendo prendersela col Sahara se la prende con le automobili. Ancora non se ne conoscono in particolari ma attraverso il provvedimento dirigenziale, a mo’ dei DPCM, emette le sue sentenze liberticide per dimostrare di aver fatto qualcosa perché i suoi cittadini non rimanessero intossicati. Si intende quindi limitare l’uso delle auto, preferire i mezzi pubblici, le bici o gli spostamenti a piedi.
Evitare l’esposizione ad effetti inquinanti, specialmente ai bambini, anziani, cardiopatici, donne (ma solo quelle in cinta), chiunque si affetto da patologia respiratoria … Preferire: ” l’uso dei trasporti pubblici evitando il più possibile l’impiego del veicolo privato a motore, utilizzare in modo condiviso l’automobile per contribuire alla riduzione dei veicoli circolanti (car pooling o car sharing); preferire veicoli elettrici, ibridi o alimentati con combustibili a basso impatto (esempio metano); adottare comportamenti di guida volti alla riduzione di emissioni inquinanti (es. moderare la velocità, mantenere spento il motore se non necessario, curare la manutenzione periodica del veicolo in modo da garantire un corretto funzionamento del motore e del veicolo nel suo complesso); limitare gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima dell’aria negli edifici; optare per l’uso della bicicletta; preferire, ove possibile, spostamenti a piedi”. (Sempre da Roma Capitale)
E ancora un’altra ordinanza, stavolta firmata da Gualtieri in persona, prolunga il divieto già esistente per la circolazione dei veicoli più inquinanti in zona Ztl Fascia Verde. Doveva scadere il primo aprile è prorogato al 31 ottobre.