Roma, 8 maggio – In occasione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, anche l’Università La Sapienza di Roma si illuminerà di verde Tiffany, il colore simbolo della lotta contro questa neoplasia. L’iniziativa fa parte della campagna nazionale ‘Mi illumino di Tiffany’ promossa dall’associazione Alto – lotta al tumore ovarico, che coinvolge numerose città italiane con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e richiamare l’attenzione su una patologia che ogni anno colpisce circa 6000 donne solo in Italia. Il 70% scopre la malattia in fase avanzata, quando le possibilità di guarigione sono più ridotte. Non esistono test di screening affidabili, ma conoscere i sintomi – spesso vaghi e facilmente confondibili con altri disturbi – può fare la differenza.
Monumenti illuminati in verde Tiffany per accendere l’attenzione su una malattia ancora troppo poco conosciuta.
Maria Teresa Cafasso, presidente di Alto dichiara: «Il tumore ovarico è una malattia silenziosa e aggressiva, che spesso viene diagnosticata in fase avanzata. L’illuminazione dei monumenti è un gesto simbolico, ma potente: accendiamo i riflettori su una realtà che non può più restare nell’ombra. Servono nuove cure, servono diagnosi più tempestive, serve fare rete per non lasciare sole le donne che ricevono questa diagnosi».
«Questa giornata è un’occasione per dire a tutte le donne: ascoltate il vostro corpo, non sottovalutate segnali come gonfiore addominale persistente, senso di sazietà precoce o dolore pelvico. E diciamolo anche ai medici: dobbiamo imparare a riconoscere presto il tumore ovarico. Solo così possiamo cambiare il destino di tante pazienti» aggiunge Cafasso.
L’associazione Alto rinnova inoltre l’appello alle istituzioni affinché venga garantito un impegno concreto per sostenere la ricerca scientifica, l’accesso alle cure innovative e la partecipazione attiva delle pazienti nei tavoli decisionali, “guarire tutte, nessuna esclusa”, a sottolineare l’urgenza di garantire pari accesso alle cure e maggiori investimenti nella ricerca e nella diagnosi precoce.