AGI – L’avanzata ucraina nel sud Donetsk è stata interrotta, dopo che le truppe hanno subito “pesanti perdite”, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, citato dalla Cnn che non ha potuto, però, verificare la notizia con fonti indipendenti. Sul proprio canale Telegram, la Difesa afferma che le forze russe hanno respinto un'”offensiva su larga scala” e che quelle nemiche sono state oggetto di attacchi dell’esercito, dell’aviazione dall’assalto e tattica-operative, forze missilistiche e artiglieria.
Secondo il ministero della Difesa russo, gli ucraini hanno perso nel sud Donetsk oltre 1.500 uomini, 28 carri armati, inclusi otto Leopard prodotti in Germania, e 109 veicoli corazzati da combattimento.
Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha definito fantasie sfrenate le dichiarazioni del ministro della Difesa di Mosca sulle perdite inflitte alle truppe ucraine. “Per distruggere un migliaio e mezzo di persone, deve essere un tale massacro, in un giorno, oltre 150 chilometri (90 miglia), un massacro infernale”, ha detto il capo di Wagner su Telegram. “Pertanto, penso che queste siano solo alcune fantasie sfrenate”. Prigozhin ha anche affermato che le truppe di Kiev sono avanzate vicino alla città ucraina orientale di Bakhmut, di cui la Russia ha dichiarato di aver preso il controllo il mese scorso. Le truppe russe, ha detto, stavano “lentamente” lasciando il villaggio di Berkhivka vicino a Bakhmut, cosa che ha definito una “disgrazia”.
La diga di Kakhovskaya
Le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya, a monte del Dnepr, nell’area di Khershon, e dal bacino è iniziata la fuoriuscita incontrollata di acqua. Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian nel pubblicare un filmato che mostra i gravi danni subiti dalla diga, che mettono la valle del Dnepr a rischio di gravi inondazioni. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione statale regionale di Kherson, ha già annunciato l’evacuazione dei residenti della riva destra del Dnepr. Non è possibile evacuare la popolazione della riva sinistra che è occupata.
Secondo quanto riporta la Tass, il sindaco di Nova Kakhovka, Vladimir Leontiev, ha confermato i danni causati dagli attacchi notturni alla centrale idroelettrica. Secondo Leontiev, non è ancora necessario evacuare gli abitanti della città che, comunque, si sta preparando al peggio.
Zelensky: “Opera dei terroristi russi”
La “distruzione” della diga di Nova Kakhovka è opera di “terroristi russi”. Lo scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo del territorio ucraino. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro”, ha aggiunto.
Zelensky ha detto che “tutti i servizi funzionano” e ha confermato di avere convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale.
Pesanti bombardamenti
La difesa aerea ucraina ha distrutto tutti e 35 i missili da crociera lanciati dalla Russia contro il Paese. Lo riferisce il comando dell’Aeronautica ucraina, citato dall’agenzia Unian. L’attacco russo, cominciato attorno a mezzanotte e mezzo ora locale e che aveva fatto scattare un allarme in tutta l’Ucraina, si è concluso attorno alle 4. Su Kiev sono stati individuati e distrutti oltre 20 bersagli aerei, secondo l’amministrazione militare della città, e nessuno ha colpito gli obiettivi previsti, come riporta Unian. La caduta di detriti ha comunque provocato danni. In particolare, nel quartiere Desnyan della capitale asfalto e le linee elettriche dei filobus sono state danneggiate e vetrine dei negozi sono state parzialmente infrante. Non ci sono ancora notizie disponibili su eventuali vittime.
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