Dal 14 al 19 febbraio, il Teatro Lo Spazio ospita “Nascondino”, uno spettacolo di Tobia Rossi diretto da Fabio Marchisio che esplora i temi della riflessione socio-pedagogica. La colonna sonora in surround 4.1 dal gusto cinematografico è composta da Eleonora Beddini. L’adolescenza è diventata una potente piattaforma di comunicazione, formazione e sensibilizzazione sociale attraverso un progetto educativo sviluppato sia per gli adolescenti che per il pubblico adulto.
“Nascondino” racconta la storia di due adolescenti uniti dal desiderio di fuga, rivalsa e amore. Un’opera delicata ma potente che tratta tematiche attualissime, come dimostrano i frequenti casi di cronaca in cui gli adulti sono impreparati o addirittura indifferenti. Un’esplorazione dell’universo emotivo degli adolescenti, del loro rapporto con il corpo e la sessualità, della scuola, del bullismo come problema sociale e della dipendenza da Internet. “Nascondino” è una storia oscura che esplora le difficoltà di essere sé stessi in un contesto sociale governato dalla violenza, dall’incoraggiamento della paura, dal maschilismo interiorizzato e dal divario tra le persone che genera isolamento. Un mix di generi, dal thriller al melodramma, dalla commedia nera alla storia di formazione e citazioni pop da serie TV, libri e film.
La caratteristica principale dello spettacolo è la presenza di due attori giovani che prestano il loro volto e la loro voce a Gio e Mirko, personaggi unici all’interno della trama: Andrea Manuel Pagella (16 anni, Genova) e Luca Vernillo De Santis (17 anni, Roma). Dopo una lunga fase di casting durata 3 mesi, che è terminata a Brescia con un workshop teatrale e pedagogico sul testo, i due ragazzi con le loro precedenti esperienze artistiche sono stati scelti tra più di 50 candidati in tutta Italia.
Giuseppe Di Falco, produttore dello spettacolo con la “Montessori Brescia Società Cooperativa Onlus” ha commentato «Ci sono storie che devono essere raccontate ad una platea più ampia. Il teatro assolve il compito di rappresentare la realtà, sottolineando spaccati di vita che fotografano la società di oggi. Storie autentiche che meritano attenzione e approfondimento che restituiscono consapevolezza e coscienza. Il teatro supera il teatro e si lega alla pedagogia come strumento di crescita, di formazione e di grandi riflessioni».
Il Prof. Raffaele Mantegazza, docente di Scienze umane e pedagogiche dell’Università Bicocca di Milano, è l’autore del prestigioso progetto teatrale che mira a sviluppare aspetti formativi ed educativi fondamentali per la crescita personale, ha spiegato «Quello che si mostra nello spazio di questo spettacolo è un microcosmo dell’adolescenza e di tutte le sue difficoltà in un mondo che giudica, etichetta, condanna ma non capisce e forse soprattutto non ama. Una piccola grande tragedia che unisce e divide due sensibilità attraverso la carnalità delle loro presenze, recuperata e persa al di là dell’invasione degli schermi». Sarà il prof. Mantegazza, in occasione dei matinée previsti per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a curare i dibattiti e gli interventi sui temi cardini dello spettacolo.
Quest’opera ha vinto il primo premio del “Mario Fratti Award 2019” presentato a New York City, presso “l’Italian Cultural Institute” con il titolo “Hide and Seek”. La giura ha così motivato la vittoria «Un dramma convincente, ben articolato. Un gioco di forte impatto emotivo con passaggi poetici. L’autore è in grado di costruire un intersecarsi ambiguo di ruoli forti e deboli, tra attrazione e repulsione. Pur in modo originale, rispetto all’argomento, l’opera si presenta come una seria testimonianza dei nostri tempi. La scrittura felice e la trama inquietante lo rendono un testo teatrale che parla ad un pubblico senza confini».
A conferma del valore teatrale, sociale e pedagogico, “Nascondino”, è patrocinato dal Comune di Brescia, dalla Città metropolitana di Bologna e dal Centro Pedagogico “Officina Educazione”.
Eleonora Francescucci