In un mondo sempre più tecnologico, quanto è importante se la tecnologia venisse usata anche come salvavita? Ciò che sembra impensabile è invece reale e ci ha pensato, Gianni Assenza, titolare di negozi di telefonia a Ravenna, che ascoltando le necessità dei clienti ha pensato ed ideato un’applicazione in grado di inviare una richiesta di aiuto ai propri familiari o amici soltanto agitando il telefono.
Gianni Assenza, spiega: «l’app vuole aiutare concretamente le persone, offrendo anche l’utilizzo gratuito alle affiliate o affiliati ad associazioni sociali contro la violenza sulle donne, violenza di genere, associazioni di persone disabili ed enti che tutelano persone in pericolo».
Proprio alla vigilia della festa delle donne, in prima visione su YouTube saranno trasmessi i nuovi spot di Help Family, sulla violenza femminile.
Come funziona? Una volta scaricata, l’app Help Family, disponibile in dodici lingue, si attiva in caso di pericolo e ha diverse funzioni. C’è quella contro la violenza sulle donne, contro le aggressioni su qualsiasi persona, quella in caso di malore o incidente stradale. Si può inviare una richiesta di aiuto soltanto agitando il telefono tre o più volte, questa funzione si chiama shake. In questo modo, le persone inserite nell’app riceveranno immediatamente la notifica con la richiesta di aiuto, insieme alla posizione della persona che richiede soccorso.
L’app è in grado di riconoscere in autonomia, gli eventi potenzialmente dannosi e invia una segnalazione ai contatti indicati. In base al movimento del telefonino, l’app riconosce una caduta a piedi o un impatto in auto. Pertanto con questa applicazione è possibile sapere in tempo reale dove si trova una persona cara, per raggiungerlo immediatamente nel luogo segnalato dal dispositivo o contattare subito un servizio di soccorso e segnalare il luogo esatto dove si trova la persona in pericolo. Nel caso il telefono dovesse cadere si ha la possibilità di bloccare l’invio dell’alert.
Help Family, si può provare gratuitamente per 30 giorni, poi con meno di tre euro al mese, si può mantenere un servizio indispensabile per se e per i propri cari. L’utilizzo è gratuito alle associazioni sociali contro la violenza sulle donne, contro la violenza di genere, associazioni di persone disabili o associazioni che tutelano persone in pericolo.
Agostino Fraccascia