Il 29 gennaio nel cuore del quartiere Bravetta a Roma, è stato presentato per la prima volta il nuovo libro “Bohvax – La satira ai tempi della pandemia” a cura di Pietro Vanessi, Paolo Marengo e Beppe Mora, tre vignettisti “non allineati” in collaborazione con altri colleghi: Mario Improta, Marco Scalia, Franco Stivali, Armando Lupini, Pubble, Tullio Boi, Starlet, 8Max, Kriss, Pierfrancesco Uva e Marco Fusi.
«Noi come essere umani nasciamo perché abbiamo dei dubbi, i dubbi sono un grande potenziale di crescita perché anche nel contrasto che avvengono le cose, le scoperte più interessanti è nel contrasto fra due opposizioni. Se non c’è il dubbio, c’è il pensiero unico tutti devono essere allineati vuol dire che uno ha deciso e gli altri seguono come stiamo vedendo drammaticamente in questi giorni.» commenta uno degli autori, Pietro Vanessi «Quindi l’idea di questo libro è stata quello di assemblare persone incontrati anche per caso, vogliamo poter dire, qui è un’isola felice, qui c’è ancora dialogo, qui ci sono persone che possono non essere d’accordo con te, ma possono dire la loro e guardate io non lo so, ma se l’andazzo fosse brutto, questo potrebbe essere l’ultimo libro di satira libera d’Italia del 2022.»
Durante la presentazione, è intervenuto anche il Prof. David C. Anderson, che oltre a spiegare l’importanza della vitamina D durante la pandemia, ha voluto ricordare Giulia, una ragazza morta poche ore dopo la seconda dose di vaccino.
All’incontro non poteva mancare l’Avv. Lillo Massimiliano Musso, il quale ha spiegato questi due anni dal punto di vista giuridico, aggiungendo inoltre: «La satira può essere veramente la chiave di volta perché è la leva che va ad incidere sull’aspetto culturale, può determinare una egemonia nuova, per cui qualunque tipo di emergenza noi dobbiamo affrontare, l’affrontiamo senza mai mettere in discussione la libertà che è un diritto non negoziabile non se ne parla. La libertà è un valore assoluto e allora se qua ci sono persone di destra, di centro, di sinistra, tutte diverse è un bene perché abbiamo capito che l’unica bandiera è la libertà. La libertà di essere di destra, di essere di sinistra, la libertà di essere anarchico.»
Mario Improta, uno dei vignettisti, che ha collaborato alla nascita di questo libro, ha commentato: «Sono uno dei vignettisti in assoluto più bannati, censurati dal web. La fortuna di chi fa vignette è quella di riuscire a determinare con pochissimi tratti di penna una realtà e questa realtà è comprensibile dal pubblico dal più acculturato al meno acculturato. Perché? Perché è un disegnino, non siamo dei geni, siamo delle persone che vivendo in una società complessa riescono a sintetizzare quella realtà e la satira per sua ragione d’essere ha un obiettivo che è fondamentale che dev’essere un pugno nello stomaco sempre e comunque. La satira ha bisogno di sconvolgere, di far riflettere anche in maniera aggressiva il tuo cervello. Ho scelto liberamente insieme a Pietro di partecipare a questa esperienza, perché ritengo che soltanto con il coraggio di andare oltre il racconto del pensiero unico, noi potremo arrivare a quelli che sono come noi, ma hanno paura. Da soli non si salva nessuno.»
Eleonora Francescucci