• PaeseRoma.it
  • ADV
  • Privacy
  • Disabilità
  • Collaborazioni
  • Contatti
mercoledì 1 Febbraio 2023
No Result
View All Result
PaeseRoma
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
    • All
    • Cinema
    • Cultura
    • Eventi
    • Spettacoli
    • Sport
    Conferenza su San Giovanni Bosco alla Sala Italia Unar di Via Ulisse Aldrovandi 16 e 16/b

    Conferenza su San Giovanni Bosco alla Sala Italia Unar di Via Ulisse Aldrovandi 16 e 16/b

    il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 presenta Corto Corner

    il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 presenta Corto Corner

    Oggi presso l’associazione culturale Stare Bene la presentazione del romanzo poliziesco di Rosalia grande “Per un pugno di foglie”

    Oggi presso l’associazione culturale Stare Bene la presentazione del romanzo poliziesco di Rosalia grande “Per un pugno di foglie”

    Nastri d’Argento 2023: “Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America” è il Documentario dell’Anno

    S.S. Lazio: nuova partnership commerciale fino al 2024

    Prima edizione di “Mod’Art Rome International” nel calendario di Alta Roma in Town 2023

    Cine in Green: parte il progetto scolastico su Cinema e Ambiente

    Er Sor Capanna rivive nel racconto del nipote Alberto Giustini

    Er Sor Capanna rivive nel racconto del nipote Alberto Giustini

    La libreria Eli in Viale Somalia 50/a ospita il saggista di geopolitica Franco Fatigati

    La libreria Eli in Viale Somalia 50/a ospita il saggista di geopolitica Franco Fatigati

  • Lifestyle
    • All
    • Arte
    • Enogastronomia
    • Libri
    • Motori
    • Personaggi
    • Recensioni
    • Salute
    • Turismo
    “Manhattan Transfer” in mostra al Museo Crocetti

    “Manhattan Transfer” in mostra al Museo Crocetti

    Camera dei Deputati, 7 febbraio, presentazione del libero “Stalking – sconfiggerlo si può” di Antonio Russo

    Camera dei Deputati, 7 febbraio, presentazione del libero “Stalking – sconfiggerlo si può” di Antonio Russo

    Arte, torna Marcello Grottesi al Micro dal 9 febbraio

    Arte, torna Marcello Grottesi al Micro dal 9 febbraio

    Fantasanremo Moto Guzzi Roma

    Moto Guzzi Roma lancia la sfida per il FantaSanremo 2023

    L’arte e il significato dell’amicizia raccontati ne: “Il segreto di Raffaello e Margherita”, l’ultimo libro di Chiara Taormina

    Ucraina, nell’Inferno dell’ultima guerra d’Europa di Fausto Biloslavo

    Ucraina, nell’Inferno dell’ultima guerra d’Europa di Fausto Biloslavo

    Trending Tags

    • Moto Guzzi
    • Nissan
  • Petizioni
  • Sondaggi
PaeseRoma
No Result
View All Result
Home Lifestyle Salute

Marano lagunare tra storia, mare e la riserva naturale della Valle Canal Novo e la Riviera Friulana

Alla riscoperta dei colori della laguna e della storia del vecchio borgo marinaro sulla via Annia

Daniela Paties Montagner by Daniela Paties Montagner
13 Novembre 2016
in Salute
0
Marano lagunare tra storia, mare e la riserva naturale della Valle Canal Novo e la Riviera Friulana
0
SHARES
176
VIEWS
CondividiCondividiCondividi
Laguna di Marano, credit GlaucoVicario
Laguna di Marano, credit GlaucoVicario

«Il colore è un  potere che influenza direttamente l’anima», cosi’ scriveva Vassilj Kandinsky in “La vita variopinta” nel 1907. Passeggiare alla scoperta del vecchio borgo di Marano, dell’antica fortezza, del porticciolo, del parco naturale delle foci del fiume Stella  ed una gita in battello sulla laguna, rappresenta un insieme di emozioni indescrivibili, una vera immersione nei colori naturali ed incontaminati della natura  in luoghi davvero fantastici,  alla riscoperta di sensazioni che toccano l’anima e donano armonia,calma e serenità.  Marano Lagunare è un piccolo paese in provincia di Udine situato  tra la laguna di  Grado e la punta del litorale di Lignano Sabbiadoro,  protetto dal mare Adriatico e da una serie di piccole isole, come quella di Sant’Andrea – nota anche come isola delle conchiglie, e quella di Martignano.  Marano, che con la sua torre millenaria registra poco piu’ di 1800 abitanti – dei quali 250 dediti alla pesca,  è una vera oasi di pace con le case tutte perfettamente allineate.  Di antiche origini, la cittadina è collegata storicamente ad  Aquileia, e fu  fondata nel 181 a.C. da una colonia di 300 soldati romani , ai quali si aggiunsero successivamente verso il 170 d.C. altre famiglie inviate da Roma per presidiare il territorio ed impedire così l’insediamento dei barbari. Questi nuclei familiari furono collocati in posizioni strategiche e diedero cosi’ origine, coi loro nomi, a molti paesi del Friuli come Clauiano da Claudio, Ontagnano da Antonio, Mariano – che col tempo perse definitivamente la “i”-  da Mario e così via.  L’origine romana di Marano è documentata anche da reperti archeologici trovati in laguna e conservati nel Museo Municipale della cittadina e nel Castello di Udine, oltre ai resti dell’antica strada Annia, costruita dal Pretore romano Tito Annio Rufo nel 131 a.c. per collegare Aquileia a Concordia Sagittaria fino alla via Emilia. Marano  fa parte del comprensorio  della Riviera Friulana, che si estende tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e nelle tre zone DOC :Friuli Latisana, Friuli Annia e Friuli Aquilieia, ed è  lambito a sud dalla Laguna di Marano e di Grado, in un territorio ricco di attrattive paesaggistiche, naturali, etniche, storiche, archeologiche, culturali, ludiche, ricettive, di relax, benessere, e balneari come ad esempio Lignano Sabbiadoro.

Calle Turchia, Marano Lagunare
Calle Turchia, Marano Lagunare

Dal  1420 al 1797  Mariano divenuto poi Marano fu sotto la giurisdizione di Venezia, che trasformò questo piccolo borgo in una magnifica comunità,  che visse la sua epoca d’oro sia dal punto di vista politico che sociale, creando un legame così forte e  indissolubile con Venezia, che dura ancora sino ad oggi. Data la sua posizione strategica sul mare, ai tempi della Serenissima,  venne fortificata e resa sicura anche dal punto di vista militare, impedendo  così all’armata turca  condotta dal Omar Bey di espandersi in Friuli. A ricordo di quella battaglia che risale al 1578, durante la quale i friulani scacciarono i turchi, è stata dedicata una via : la calle Turchia.  Dalla  fine del ‘500  alla caduta della Repubblica Serenissima nel 1797,  che segnò di conseguenza la fine del dominio di Venezia,  la fortezza di Marano  andò lentamente deteriorandosi per mancanza di riparazioni e di lavori di ripristino delle mura e dei bastioni. Nell’800 – e precisamente nel  1836 e nel 1886, la piccola comunità maranese fu colpita da due grandi pestilenze che decimarono la popolazione portandola nella miseria piu’ nera per mancanza di cibo e acqua. Fu così che il Sindaco Rinaldo Olivotto, per motivi di igiene e salute pubblica,  fece costruire l’acquedotto e la pescheria, e nel 1890 fece  abbattere le mura che impedivamo il giro dell’aria, e che con l’acqua stagnante, agevolavano il proliferare di epidemie, segnando pero’ così anche la fine di una fortezza, che per quasi 1000 anni aveva permesso il controllo di tutto l’alto Adriatico.

Cannetto sulla laguna
Canneto sulla laguna

Se ai tempi della Serenissima fu una roccaforte molto ambita, l’antica cittadina con la sua laguna è ancor oggi una vivace ed attiva comunità di pescatori che tramanda  le vecchie tradizioni locali e mestieri  legati alla cultura marinara della Repubblica di Venezia, il tutto inserito in una splendida cornice tra: mare, laguna, aree naturali tra le più importanti del mar Adriatico e la pianura friulana. Ancor oggi molte famiglie maranesi sono infatti dedite alla pesca, sia in laguna che in mare aperto, che rappresenta la fonte principale di sostentamento. Qui troviamo numerose specie di pesci pregiati quali: la spigola o branzino, l’orata , l’anguilla, vari tipi di cefali, oltre alle vongole veraci, le seppie, e molti crostacei, tra questi : i gamberetti e le “masenete”, molto richieste soprattutto nel periodo della muta quando diventano”moleche”. Marano è forse l’unico paese del Friuli Venezia Giulia dove  non si parla il friulano , ma il maranese, un dialetto arcaico che ha molte affinità con quello di Grado, ma soprattutto con il veneziano. Oltre agli influssi linguistici, Venezia halasciato anche una grande impronta architettonica che possiamo ammirare ancora oggi nei palazzi, nelle calli e nelle piazzette.

casone sul fiume Stella
casone sul fiume Stella

Altra particolarità molto interessante di Marano sono i casoni   sulla laguna e lungo il fiume Stella , costruzioni in paglia e canne intrecciate, posizionate da est verso ovest per far fronte alla bora che viene da Trieste , ed utilizzate per riporre gli attrezzi da pesca e caccia e come luogo di  sosta e ristoro, ed ogni famiglia locale ne possedeva uno, oltre ovviamente ad una casa in muratura in paese.  La laguna di Marano con quella di Grado forma un unico  comprensorio lagunare di oltre sedicimila ettari, il più settentrionale del Mediterraneo.  Per meglio conoscere Marano e la sua laguna, non puo’ mancare quindi, oltre che un giro nel centro storico dell’antico borgo, anche una gita in battello sulla laguna con apposite motonavi turistiche come  la Nuova Saturno e La Stella Polare a bordo delle quali Capitan Adriano, continuando una vecchia tradizione di famiglia iniziata nel 1969 dalla zio Geremia, conduce i visitatori  in “un vero viaggio nel tempo” alla riscoperta di luoghi storici, alla visita del villaggio dei casoni dei pescatori,oltre che  in  ambienti naturali quali la Riserva naturale regionale Valle Canal Novo e  le Foci dello Stella”, 

il Capitano Adriano Zentilin al comando della nuova Saturno
il Capitano Adriano Zentilin al comando della nuova Saturno

entrando così in una vera oasi di paradiso per il birdwatching tra i  canneti, in  un eccezionale microcosmo vivono: il falco di palude che è il vero re del canneto, il germano reale(masorin in maranese), l’airone rosso  e bianco, il cormorano, l’airone cenerino e quello rosso, il gabbiano, la volpoca dal piumaggio bianco, nero e rossastro, oltre al cigno reale.. L’ambiente lacustre molto particolare, vera e propria oasi protetta, rappresenta anche uno dei più grandi canneti d’Italia dove si alternano canne di palude con tamerici salmastre che ben sopportano i venti sia l’acqua dolce che quella salmastra , menzionati  anche da Gabriele D’Annunzio  nella sua lirica del 1902 – La pioggia nel pineto : «..[..]. Piove dalle nuvole sparse.  Piove su le tamerici salmastre ed arse.…[..]»  .

 

 

pescherecci ormeggiati in porto a marano lagunare
pescherecci ormeggiati in porto a marano lagunare

Marano  non è pero’ solo mare e laguna, è anche folclore e  tradizione eno-gastronomica. Ogni anno, nel mese di giugno,  nel porto peschereccio,  viene infatti celebrata una suggestiva processione in barca in onore di San Vito, ed ogni 3 anni, a Ferragosto, si ripete il rituale della processione dedicata alla Vergine, durante la quale la Madonna della Salute viene trasportata al molo per essere poi posta su una barca verso la chiesetta del cimitero: da qui, a tarda sera,fa ritorno alla parrocchiale. I pescatori sono molto legati al culto mariano in quanto, secondo un detto popolare : “ il pescatore sa quando parte, ma non sa quando ritorna, pertanto invoca la Madre Celeste”.  La gastronomia è un altro punto di forza di Marano, e  in molti ristoranti della zona si possono gustare le ricette e sapori dei piatti tipici della laguna  come ad esempio: le alzavole al ginepro profumate alla grappa, il germano reale allo spiedo o con picecui (bacche di rosa canina), il boreto de pexe misto alla graesana con seppie, orata, ombrina, cannocchie e lucerna.e molti altre specialità ancora. Tra i vari locali del centro storico  e dintorni , per citarne solo alcuni nomi si segnala: Ai tre Canai di Giorgio Dal Forno che  ha rilanciato il bisato in speo (l’anguilla allo spiedo) e altri piatti tipici del luogo coi “sapori” di mare e laguna; La trattoria alla Laguna vedova Raddi  dal 1938 – di fronte alla Pescheria e al porto frequentata dai VIP negli anni ’60,  con un cucina semplice composta da materie prime che mantengono il gusto originario, tra le varie  specialità:la zuppa di pesce, gli spaghetti alla  casonera con un sugo misto di crostacei e molluschi saltati in padella ,la  Taverna del Pescatore  e  Il vigneto.  

Sergio Bortolusso nella sua azienda agricola
Sergio Bortolusso nella sua azienda agricola

Di particolare importanza è  anche la vocazione vitivinicola della zona DOC Friuli-Annia, conosciuta ed apprezzata fin dal periodo romano come testimoniano i ritrovamenti di anfore vinarie  in molti siti archelogici della zona.  A 1 km da Marano lagunare a Carlino, troviamo l’azienda agricola  Bortulosso  del Cav. Emiro Bortolusso di antica tradizione di viticoltori,  adagiata tra valli da pesca ed oltre 45 ettari di vigneto con una produzione  2.800 ettolitri di vino e circa 200mila bottiglie all’anno.  Sergio e Clara, facendo tesoro della vecchia tradizione paterna e grazie alla moderna tecnologia, si sono posti come mission quella di ottenere vini friulani  di qualità vinificando esclusivamente  le proprie uve. Tra i vini prodotti, da segnalare: il Friulano, il Traminer aromatico, la Ribolla gialla,  la Malvasia,  il Refosco dal peduncolo rosso  (Pucìno ai tempi dell’antica Roma), il Cabernet Franc.  La  Bortolusso e’ anche una delle migliori 100 aziende friulane premiate da Slow Wine per la Malvasia e come dichiarato dal titolare Sergio Bortolusso:« Il 12 novembre 2016 eravamo presenti  a Merlana  di Trivignano Udinese al Folador per una grande degustazione della nuova guida A.I.S.  Vitae –La nuova guida dei vini 2017 e domenica 13 novembre a Trieste presso l’Hotel Savoy per il Premio dei vini quotidiani con la Malvasia di Bortolusso».

Come recita un’antica canzone  popolare : “ Se da lontano vedi qualcosa brillare, sarà sicuramente Marano lagunare”.

Per ulteriori informazioni: http://www.turismofvg.it/Localita/Marano-Lagunare; www.larivierafriulana.it ; https://www.tuttocitta.it/ristoranti/marano-lagunare;
www.saturnodageremia.it  oppure mail to  adriano@saturnodageremia.it;   www.vinibortolusso.it

di Daniela Paties Montagner

Porto di Marano visto dalla nuova Saturno
Porto di Marano visto dalla nuova Saturno
tamerici salmastre
tamerici salmastre

segnaletica

 

 

motonave nuova Saturno da Geremia
motonave nuova Saturno da Geremia
Daniela Paties Montagner

Daniela Paties Montagner

Laurea in Lingue e Letterature straniere con numerosi soggiorni di studio e lavoro all'estero. Giornalista regolarmente iscritta all'Albo ODG , tessera UNAGA e membro Direttivo ARGA FVG, USSI  e CPI-FIJ Carte de Presse International-Fédération International des Journalistes, Componente del Club per l'UNESCO di Udine, Nobile del Ducato dei Vini Friulani, Media Relations, consulente Marketing e Comunicazione,

Related Posts

Itabus punta su giovani e tecnologia. Oltre il 40% dei clienti è under 30

Itabus punta su giovani e tecnologia. Oltre il 40% dei clienti è under 30

31 Gennaio 2023

Gianni Di Nicola a sostegno dei piccoli borghi, autentico patrimonio del Lazio

31 Gennaio 2023
Conferenza su San Giovanni Bosco alla Sala Italia Unar di Via Ulisse Aldrovandi 16 e 16/b

Conferenza su San Giovanni Bosco alla Sala Italia Unar di Via Ulisse Aldrovandi 16 e 16/b

31 Gennaio 2023
il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 presenta Corto Corner

il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 presenta Corto Corner

31 Gennaio 2023
Next Post
Morte ‘Cranio Randagio’, oggi autopsia e tossicologici I

Morte 'Cranio Randagio', oggi autopsia e tossicologici I

Popolari

  • Giustizia minorile, per i figli allontanati ci sarà giustizia? Dichiarazioni di Nordio alla Camera

    Giustizia minorile, per i figli allontanati ci sarà giustizia? Dichiarazioni di Nordio alla Camera

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Lorenzo Zurino archivia un 2022 da ricordare per la The One Company e il Forum Italiano dell’Export

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Comunicazioni del Ministro Nordio sull’amministrazione della giustizia alla Camera de Deputati

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • 27 Gennaio …Per Non Dimenticare…….

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Caso Apadula-Massaro, soluzione ancora lontana. Avv. Zagaria: “ecco come stanno le cose”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

La posta del direttore

 

 

Facebook Twitter LinkedIn Youtube Telegram RSS

PAESEROMA.IT

Giornale partecipativo fondato e diretto da Michelangelo Letizia - Casa editrice: Associazione ITALIA SEMPLICE

Category

  • Arte
  • Attualità
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • CULTURA
  • Economia
  • Editoriale
  • Enogastronomia
  • Esteri
  • Eventi
  • Finanza
  • gossip
  • Innovazione
  • Intrattenimento
  • Lavoro
  • Lettere al direttore
  • Libri
  • Lifestyle
  • Motori
  • Personaggi
  • Petizioni
  • Politica
  • Recensioni
  • Salute
  • Satira
  • Scuola
  • Sociale
  • Sondaggi
  • Spettacoli
  • Sport
  • Territorio
  • Trasporti
  • Turismo

Newsletter

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

No Result
View All Result
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
  • Lifestyle
  • Petizioni
  • Sondaggi
  • Login

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

Login to your account below

Forgotten Password?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookie di profilazione, anche di terze parti, per fornirti servizi e pubblicità in linea con le tue preferenze. Se chiudi questo banner o prosegui con la navigazione cliccando un elemento della pagina ne accetti l'utilizzo. Per maggiori informazioni su come modificare il consenso e le impostazioni dei browser supportati leggi l'informativa sulla privacy.