Ennesimo colpo di coda del psicodramma di Ignazio Marino sul palco di Roma Capitale. La dichiarazione del vicesindaco Marco Causi in merito alle dimissioni protocollate c’è stato, ma non c’è mai stata la lettera ufficiale. “Qui non c’è nulla” dice la presidente d’Aula smentendo l’annuncio della formalizzazione di dimissioni dall’incarico del sindaco Marino.
Alla notizia, in un primo momento, s’innesca una fase di disorientamento e dubbi. Poi il Campidoglio, in una nota, comunica nella giornata del 12 ottobre, lunedì, quale momento decisivo per rimettere la rinuncia al mandato “nelle mani della presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio” e formalizzare l’abbandono della carica di primo cittadino da parte di Marino: dalla data successiva, inizieranno i fatidici 20 giorni in cui ripensarci, mentre se l’addio sarà mantenuto, il 2 novembre, il chirurgo dem, decadrà da sindaco.
Nella serata di ieri, Matteo Renzi esce allo scoperto sull’addio al Campidoglio di Marino consegnando alle agenzie estratti della sua rubrica di posta su l’Unità ove finalmente dichiara:“Credo che Ignazio Marino abbia fatto bene a dimettersi. (…) Come governo faremo tutto il possibile perché il Giubileo sia un successo.“(Ansa 09.10.2015)
Maria Anna Chimenti