“Chiacchiere e il solito gioco di chi non ha una strategia attuale e si limita a ripetere vecchi schemi facendo il verso a progetti risalenti all’era Tocci-Veltroni”
Così il consigliere della Lega e segretario in Aula Giulio Cesare Fabrizio Santori boccia il Piano urbano di mobilità sostenibile in approvazione in Assemblea capitolina
“Manca perfino un elenco delle priorità, eppure Roma attende grandi eventi a breve scadenza, come il Giubileo 2025 e l’Expo 2030. Si parla di niente, mentre, solo per fare un esempio, il parcheggio di scambio Atac di via Macedonia resta chiuso a marcire. Uno scandalo che fa il paio con quello del bando che dovrebbe attivare finalmente un servizio pubblico di periferia degno di questo nome, regolarmente rimandato”, dice Santori, e insiste: “Non si punta a creare servizi pubblici usando gli spazi militari, luoghi che potrebbero essere disponibili, non si ammoderna il parco bus puntando sull’elettrico e in tutta la città le colonnine per la ricarica dei mezzi privati sono un miraggio. Tutto tace sullo scempio quotidiano di monopattini e biciclette in affitto abbandonati ovunque sui marciapiedi e sulle carreggiate”
“Servono controlli e telecamere per scrivere la parola fine a questa cattiva gestione sbandierata come vessillo dell’impegno socioambientale e della tutela del territorio”, propone il rappresentante della Lega
“Si parla ancora del Grab che dovrebbe sventrare villa Ada, con un vergognoso scempio ideato nel disprezzo dei valori storici e monumentali, per non dire, naturalmente, del prezioso verde pubblico”, prosegue Santori, che conclude: “Il caos è tale che la mobilità pedonale diminuisce, i romani sono continuamente colpiti da divieti, balzelli e chiusure senza che questo porti a nulla di concreto, fatto salvo l’aumento dello stress e del disagio. Basta libri dei sogni, è ora di svegliarsi”.
Stefano Bianco