Oggi tutti commentano gli orrori di BUCHA, ma l’indignazione avviene dagli studi televisivi, non si sente l’odore dei morti, il profumo acre della polvere da sparo, la paralisi che colpisce quando lo spettacolo supera il limite della commozione e del pianto e pietrifica il corpo e l’anima come se il ghiaccio si fosse sostituito alla circolazione del sangue. Ho vissuto tante BUCHA nella seconda guerra mondiale che ha reso la Terra un deserto di fuoco ed esplosioni. La solitudine dei sopravvissuti dispersi tra le fiamme, incapaci di fuggire.
Poi finita la guerra planetaria ho pensato che il valore della vita umana potesse evitare esiti così devastanti pur nel perdurare dei conflitti in gran parte di natura economica e che tra vantaggi e svantaggi le soluzioni non sarebbero state trovate con i cannoni.
Ma il destino ha voluto che 10 anni prima della guerra tra Ucraina e Russia mi trovassi di fronte ad una guerra più agghiacciante di quella di BUCHA, perché vissuta da bambini in tempo di pace e i violenti aggressori sono soggetti che ricoprono cariche pubbliche e dovrebbero salvaguardare l’esistenza di creature divine, figli di madri coraggio che rischiano la vita senza neppure uno scaccia mosche per respingere la potenza di fuoco che crea mutilazioni e morti nel corpo e nell’anima.
E’ lo spirito di Caino dice Papa Francesco, l’unico che in tempi non sospetti ha tuonato: cristiani corrotti, cristiani mafiosi, cristiani finti, ma la notizia è sparita dai media nel volgere di un mattino. Molteplici sono le prove contro la piccola tribù di questi soggetti che usano il loro abusivo potere per compiere crimini verso minori inermi; l’orrore di corpi di bambini torturati, spente le cicche delle sigarette sulle piccole braccia, minacciati dalle assistenti sociali, sgozzati all’età di sette anni come capretti, figli disabili rapiti a mano armata con invasione in casa e precipitati nelle foibe dello Stato con la Costituzione più bella del mondo; avvelenati dai padri violenti con la compiacenza di servitori dello Stato che hanno tradito il loro giuramento, sequestrati negli ospedali, a scuola, nelle strade tirati via dalla mano del padre, confiscati alla madre che chiede pane per sfamare i suoi figli. Le tombe sono bagnate dal sangue dei sopravvissuti, il Tribunale di Dio emetterà la sua sentenza definitiva.
Noi non ci arrenderemo mai; è infranto il sogno di una vita di poter crescere il figlio nella gioia e nella bellezza.
Potete bombardarci l’abitazione, rapinarci i nostri risparmi, minacciarci di incarcerarci, di distruggere la nostra esistenza, noi combatteremo fin che saremo in vita ed anche da morti lasceremo la nostra impronta perché molti ci imiteranno.
Noi non difendiamo i valori della democrazia, della libertà, noi difendiamo i bambini, l’esistenza del genere umano. Noi difendiamo il futuro, la conservazione delle specie umana, il mistero della nascita, la santificazione della Madre, la Grande Madre Natura, Conceptio Homini, l’Annunciazione, la Santissima Madre di Gesù.