I problemi di scopertura degli organici “vanno affrontati senza stravolgere l’assetto costituzionale e senza scoraggiare e mortificare le aspettative dei tanti giovani” che stanno studiando per diventare magistrati
ROMA – Il Comitato direttivo centrale dell’Anm ha approvato all’unanimità un documento che “ribadisce che l’unica modalità di accesso alla Magistratura prevista dalla Costituzione e’ quella del pubblico concorso, aperto a tutti e svolto con modalità idonee a verificare uno standard elevato e uniforme di sapere giuridico, essenziale all’esercizio della giurisdizione in modo neutrale, nel rispetto di quanto espressamente previsto dagli artt. 106 e 97 della Costituzione (cfr. Corte Cost. n. 41 del 2021)”.
Nel documento si legge: “I problemi di scopertura degli organici vanno affrontati senza stravolgere l’assetto costituzionale e senza scoraggiare e mortificare le aspettative dei tanti giovani -compresi coloro che stanno espletando il tirocinio negli uffici giudiziari e gli stessi addetti all’UPP che svolgono mansioni di supporto al lavoro giurisdizionale- che si stanno dedicando con impegno e passione ad uno studio così difficile per essere all’altezza di una funzione tanto delicata, sì da assicurarne un esercizio indipendente. D’altro canto, ben possono e devono essere ridotti i tempi di espletamento delle procedure concorsuali (ad esempio, introducendo sistemi di scrittura elettronica, aumentando il numero dei commissari e delle sottocommissioni, prevedendo altresì l’aspettativa obbligatoria per i componenti dell’accademia), sì da mirare a un più rapido riempimento delle piante organiche”.