Antonio Socci, in passato, aveva difeso Roberto Saviano da critiche che riteneva preconcette.
Oggi, però, sulla base delle proprie convinzioni, ma anche dell’esperienza di una figlia che si sta faticosamente riprendendo da un tragico incidente, esprime a Saviano il suo disappunto per la posizione che questi ha assunto sull’eutanasia durante la trasmissione Vieni via con me. E lo fa con una lettera aperta, pubblicata su Libero (le evidenziazioni in grassetto sono nostre).
Caro Roberto,
vieni via con me e lascia i tristi a friggere nel loro odio. Questo è un invito pieno di stima: vieni a trovare mia figlia Caterina. Ti accoglierò a braccia spalancate e se magari ne tirerai fuori l’idea per un articolo, potrai devolvere un po’ di diritti alle migliaia di bambini lebbrosi che sto aiutando tramite i miei amici missionari i quali li curano nel loro lebbrosario (in un Paese del terzo mondo).
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