L’autobus sbuffava sornione, davanti il cartello della fermata, quella di fronte la scuola “MORVILLO FALCONE!, le ragazze continuavano con il loro vociare allegro come sempre, i capelli profumati di mela, le labbra carnose sorridenti, le mani affusolate, curate con le unghie di mille colori ,il loro profumo dolce che si diramava tutto intorno , un profumo giovane, ricco di armonie, il profumo dei ragazzi che vivono il loro tempo , il profumo di chi attende i cambiamenti che potrebbero renderli famosi in una vita che si rinnova; quel profumo che noi adulti ancora cerchiamo nei nostri ricordi che rimbalzano in noi stessi identificando una gioventù ormai perduta.
Gli zaini colorati delle ragazze sbattevano allegri sulle loro spalle , incrociando quelli dei ragazzi , di colori più scuri meno smorfiosi, zaini stracolmi di libri e di sogni .
Istituto quasi completamente al femminile, di maschi , molto pochi, un Istituto all’insegna dello studio della moda e ciò che ne consegue, e studi di sociologia. Uno dei tanti Istituti frequentato dai nostri figli.
Il sonno si era dileguato l’attimo stesso in cui le loro mamme li avevano svegliati , come sempre la tazza del latte fumante aveva profumato il loro risveglio, una doccia frettolosa, l’immancabile rimmel che scuriva allungando e incurvando le loro ciglia ,un lucida labbra leggero, l’ultima maglietta alla moda appena comperata, le scarpe con il tacco, e via pronti per la scuola!
Un futuro ricco di sogni per una vita diversa, per un progresso economico che avrebbe inorgoglito loro migliorando la situazione delle loro famiglie, gente semplice, gente tranquilla
Un inizio sereno come l’inizio del mattino, subito dopo l’alba , l’attimo del loro risveglio in un sabato come tanti, un sabato qualunque.
Il boato irrompe immediato squarciando il cielo e l’udito dei ragazzi che non capiscono altro che l’urlo del terrore , che viola le loro anime serene, brandelli di membra che schizzano volando sulle loro teste, coriandoli di fogli stralciati , anime che vanno verso il cielo agguantate dall’amore terreno, quel cielo divenuto color piombo , il colore della fine del loro mondo .
Svanisce ogni attimo di serenità, dando posto al terrore , tutto intorno è strage, tutto intorno polvere col sapore della morte, sangue, orrore in quei corpi bruciati che cercano di rialzarsi per non perdere la vita, solo uno rimane inerme, fermo tra le macerie , un manichino senza più anima, i capelli bruciati sugli occhi chiusi; Melissa si è addormentata per sempre, nessun risveglio ci sarà più per lei, nessun futuro!
Le indagini iniziano tormentate dalla visione drammatica di quei corpi sofferenti, il caso difficilissimo in questa epoca già troppo dolorante, un epoca difficile; nessuno però, si aspettava la strage in una scuola, la strage dei giovani!
Rifletto in silenzio cercando quella serenità nel risveglio delle altre giovani che esigono la vita, giovani che cambieranno l’Italia nella speranza che, finisca per sempre il ricordo dell’orrore , di una strage che ammutolisce il mondo, facendo tacere i NOSTRI GIOVANI!
ANNA MANCIA