ROMA – A seguito della proposta dell’assessore alle politiche culturali Dino Gasperini, ieri è stata approvata in Campidoglio la delibera per l’intitolazione di una strada ad Alberto Sordi.
La giunta del comune di Roma ha disposto la trasformazione di un tratto del viale del Museo Borghese, quello confinante con via San Paolo del Brasile e via Trombadori, accanto alla Casa del Cinema e largo Mastroianni, in via Alberto Sordi.
La manifestazione d’intitolazione è stata fissata per il 16 febbraio è sarà presenziata dal sindaco Alemanno, dai membri della Fondazione che porta il nome dell’attore e dalla amatissima Aurelia Sordi, sorella di Alberto.
“Finalmente, nel decennale della sua morte, una strada intitolata ad Alberto Sordi – ha commentato l’assessore Dino Gasperini – Una scelta significativa e meditata: la via nel cuore della città simboleggia lo stretto legame di Roma con Sordi, non è un tratto di scorrimento veloce ma una via nel Parco per dare la possibilità a chi lo desideri di soffermarsi a ricordare, conduce verso la Casa del Cinema, riferimento romano per le arti del grande schermo”. Sottolineando anche: “E poi è vicina alle strade intitolate a Marcello Mastroianni e Anna Magnani. Alberto Sordi ha contribuito a diffondere nel mondo l’immagine di Roma e dei romani. Roma, ora, gli rende omaggio. Ho voluto mantenere inalterata l’intitolazione del restante tratto del viale, aggiungendo però con Sordi, il racconto della nostra contemporaneità, perché la città possa così illustrare, sin dal primo sguardo, nei nomi delle strade, la ricchezza delle sue tante storie”.
Il sindaco Alemanno ha aggiunto: “ A dieci anni dalla morte di Sordi colmiamo un’inaccettabile lacuna: Roma dedica una strada ad uno dei suoi più grandi interpreti. Ed è solo l’inizio di una serie di celebrazioni che caratterizzeranno il 2013 in suo onore”.
Dopo la Galleria Colonna un altro pezzo di Roma viene offerto per onorare il grande artista, ambasciatore della romanità per eccellenza e da sempre il più celebrato dal pubblico di tutto il mondo.
Ernesto De Benedictis