ROMA – Il tema degli abusi e delle violenze sulle donne e sui minori, riemerge continuamente sulle pagine di cronaca dei giornali.
Nonostante la diffusa e pubblica indignazione, troppo spesso assistiamo a soluzioni vergognose dei processi, con ulteriore danno ed umiliazione per le vittime. La recente notizia relativa al caso della giovane Francesca(http://www.repubblica.it/cronaca/2013/08/22/news/roma_il_giudice_rimanda_a_casa_il_vicino-pedofilo_cos_francesca_13_anni_torna_a_vivere_l_incubo-65112627/), ne è un evidente esempio.
Ma di casi ne potremmo citare a centinaia, non ultimo quello dello stupro di Montalto di Castro (http://www.repubblica.it/cronaca/2013/04/07/news/lo_stupro_impunito_del_branco_di_montalto_io_stanca_di_combattere_per_avere_giustizia-56103513/).
Ci chiediamo allora cosa possiamo fare: non certo trovare la soluzione definitiva, ma almeno dare un forte supporto alle vittime. Le istituzioni a partire dal Comune, devono costituirsi parte civile nei processi contro chi si è macchiato di tali crimini.
Chiedo quindi al presidente del Municipio Paolo Marchionne e al sindaco di Roma Ignazio Marino di impegnarsi affinchè tale proposta giunga ai tavoli dei rispettivi consigli. Un atto concreto nei confronti dei più deboli.
Fatti e non parole.