Attraversato dal fiume Velino, al centro di tre vallate, tra la statale Sabina e la Salaria, a circa 20 chilometri da Rieti e a 90 dalla Capitale, il paese è circondato da tre gruppi montuosi e offre ai visitatori un incantevole spettacolo naturalistico: le Gole di Antrodoco.
Per esplorare questo emozionante scenario speleologi e geologi arrivano da tutte le parti d’Italia.
E’ in questo angolo di incomparabile bellezza naturalistica che il 17 maggio si svolge la manifestazione culturale, sportiva e gastronomica dal titolo “Canta che ve’ maggio” che mira a riscoprire e valorizzare sia i luoghi di culto rupestri, sia le bellezze del centro storico di Antrodoco.
Ideato da Claudio Accili – eletto dallo scorso febbraio Presidente della Pro Loco – l’evento, dedica ampio spazio ai bambini che spesso, in questo tipo di manifestazioni, vengono messi da parte, lasciati ai margini.
Questa manifestazione li vede invece protagonisti in diverse circostanze, come la Rassegna Sportiva “Primi Calci” organizzata dall’Associazione Velinia, l’animazione dedicata alla bambine con pop-corn al mattino e stand gastronomici con menu pranzo pensato proprio per i più piccoli.
Anche il giro del paese sui pony e la “fattoria didattica” con la dimostrazione casearia e il percorso dalla mungitura al formaggio è stata pensata per i bimbi e farli giocare imparando.
Gli adulti potranno invece rilassarsi e godersi un meraviglioso panorama partecipando a una escursione culturale organizzata dal locale gruppo CAI. Nel pomeriggio potranno fare un giro per il mercatino allestito per le vie del Borgo.
«Un evento che potremmo definire sociale, sportivo, culturale e gastronomico. Un format che rivedremo spesso da queste parti anche per i prossimi eventi – afferma il Presidente della Pro Loco – per dare ampio spazio a tutti, piccini e non, anche se non sempre è facile far coesistere le esigenze delle varie associazioni locali ».
Da non perdere assolutamente la serata che sarà animata dall’irresistibile musica salentina del concerto di pizzica e taranta dei famosi “Tamburellisti di Torrepaduli” che vi metterà addosso una irrefrenabile voglia di ballare su quei ritmi frenetici, capaci di trascinare la folla nel vortice liberatorio della danza.
Sarete letteralmente rapiti dalle percussioni ipnotiche dei tamburelli, capaci di regalare un’armonia unica, una vera e propria terapia musicale, tipica della civiltà contadina del Salento.
Daniela Gabriele