«Non è cosa nova che non possa esser vecchia, e non è cosa vecchia che non sii stata nova» (Giordano Bruno, “La cena de le ceneri“, dialogo I) prendo in prestito, con ironia e leggerezza, la citazione del filosofo del XVI secolo, Giordano Bruno, per l’happening in un breve stralcio pomeridiano dedicato a memories, auspici e propositi – postumi di pandori e panettoni, lenticchie e cotechini, stappi e botti (nonostante divieti in quasi un migliaio di comuni italiani – centinaia in più o in meno?) – di questo capodanno inoltrato (tassato e blindato!) ma non ancora chiuso, all’insegna di un anomala etichetta senza differenza di genere con obbligo di smo(g)king per tutti gli invitati (oltre a segnalare targhe e categorie dei veicoli in uso circolanti!) e l’esclusione della fascia generazionale giovane (che potrà espatriare e rimanere all’estero a tempo indeterminato).
Dopo il lascito di parole non indifferente, sia dell’usuale discorso nazional-euroistituzionale del caro Presidente Sergio Mattarella di ieri e sia del partecipato messaggio mondiale nell’Angelus di Papa Francesco di oggi (la scelta delle frasi è opzionale a discrezione di ascoltatori, forze politiche, stampa, tv, radio e web per avviare ad hoc chiacchiere da bar o sciapi talk show) – ricordando e rimarcando, nel lasso di tempo trascorso in mezzo, usi e costumi (non il malaffare!), globalizzati da sempre, relativi a perpetui festeggiamenti e concerti di piazza; conviviali accozzaglie amicali; accorati cenoni familiari e dispersivi (spesso inutilmente dispendiosi!) cenoni fuori casa (e fuori porta); inaugurali tuffi e bagni di folla, mare e fiumi; carrellate di brindisi e auguri che ancora si susseguono in tandem con le immagini di spensieratezza collettiva (all inclusive – non mancando accidenti e incidenti si confida nei Santi piuttosto che nella malata Sanità!), che giungono da un capo all’altro dell’emisfero terrestre su social e media tradizionali (non sui barconi stracarichi di poveri immigrati)- resta, ad oltranza nell’aria (insieme alle polveri – non solo dei fuochi pirotecnici ove consentito), un inverno hot e la richiesta tout court di pioggia (per l’anelato cambio di clima) alla simpatica vecchina sulla scopa (infatti, oltre a essere noto a tutti il detto comune “L’Epifania tutte le feste porta via“, conosciutissima è anche la scopina scacciaguai!). Intanto, con la festa in corso e la Befana alle porte, è di buon auspicio (al di là del partecipare al trenino del veglione di capodanno con musica disco e samba) non disdegnare la condivisione on line – impropriamente sonora ma in sicurezza- di questo Cin Cin! Auguri e Buon Anno!
Maria Anna Chimenti