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    Luigi Perna osservatore e mediatore sportivo di Ecp Consulting Football Pro, manifesta la necessità di richiamare l'attenzione dei media sportivi in merito ad un giuoco calcio più produttivo e valorizzante per i giovani atleti.   Sarebbe opportuno prestare maggiore attenzione ai settori giovanili che fanno fatica a evidenziare le risorse sportive italiane

    Calcio – Luigi Perna intermediario Ecp Consulting Football Pro «dobbiamo valorizzare i giovani atleti»

    La Società Ecp Consulting Football Pro, nasce da una passione non Il suo fondatore Riccardo Buzzegoli proviene infatti dal mondo dei motori, il quale però, durante il suo percorso si appassiona al calcio. Dopo una lunga riflessione, decide di perseguire questo sport,

    Presentiamo Ecp Consulting Football Pro

    Calcio Il Lecce batte il Genoa ed è secondo in classifica Un gol di Oudin a 6 minuti dal 90' porta i Salentini al miglior inizio di campionato della loro storia Un goal di Oudin a 6 minuti dal 90' spinge il Lecce al secondo posto in classifica per una notte. È il miglior inizio della loro storia per i salentini che al Via del Mare stendono 1-0 un Genoa rimasto in dieci uomini per più di un'ora a causa dell'espulsione nel primo tempo di Martin. Baroni lancia l'algerino Touba che fa coppia con Pongracic per sostituire lo squalificato Baschirotto.

    Calcio – Il Lecce batte il Genoa ed è secondo in classifica

    I Colori della Calabria Jonica – Simposio Internazionale d’Arte Contemporanea

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    Rai Gulp presenta “Cuore di farfalla” in occasione della Giornata mondiale del cuore

    Torre del Greco (NA), Calcio Femminile Serie A Ottimo esordio del Pomigliano Calcio Femminile nella prima giornata di Campionato 2023 contro la squadra della Juventus Women. Campionato: Serie A femminile - Località: Pomigliano d'Arco (NA) - Allenatore: Antonio Contreras Oliveira Stadio: Stadio Amerigo Liguori (Torre del Greco); (1 600 posti) - Colori sociali: Granata - Presidente: Raffaele Pipola  Allo stadio Amerigo Liguori di Torre del Greco che Venne inaugurato il 21 settembre 1952, la Capienza massima dell'impianto sportivo è pari a 6 600 posti, di cui poco meno di 4 000 omologati La Mat. del terreno Erba sintetica di ultima generazione Dimensioni del terreno 110 x 68 m Inizio alla grande della stagione del Pomigliano calcio femminile. Le pantere di Antonio Contreras Oliveira, allenatore del Real Madrid, si impongono con forza con grinta subito dal fischio di inizio dal primo minuto all'undicesimo (11') minuto di gioco con Violah Nambi, al 18' minuto goal 1 a 0, non deludono la tifoseria presente allo stadio Amerigo Liguori di Torre del Greco. Attaccano le bianco nere  con determinazione si avvicinarsi all'area di goal mettono a segno al  ventinovesimo (29') minuto il  pareggio della partita 1-1 del primo tempo di gioco. sempre nella fase del primo tempo è Giulia Grosso al 31'  nel portare in vantaggio la Juventus Women al 2- 1, per le bianco nere , avanza e ci riprova Ana Lucìa Martìnez al 33' minuto a pareggiare il risultato 2-2 per le pantere del Pomigliano Calcio Femminile. Secondo tempo goal al '68 minuto di Cristiana Girelli il vantaggio sul Pomigliano Calcio Femminile 3-2. Allenatore Pomigliano Calcio Femminile Antonio Contreras Oliveira -Allenatore Juventus Women Joe Montemurro -Direttore di Gara: Gabriele Totaro - 1° Assistente: Franck Loic Nana Tchato; 2° Assistente: Giampaolo Jorgji; - 4° Ufficiale: Paul Aka Iheukwumere Formazione Pomigliano FC: Portiere n.44 Emilie Tess Gavillet 2000-   n. 5 S. Caiazzo 2003- n. 33 Debora Novellino 1997 - n. 6 Iris Rabot 2000- n. 7 Violah Nambi 1995 - n. 10 Dalila Belen Ippolito 2002 -n. 15 E. Battisitini - n. 21 Virginia Di Giammarino 1999 -  n. 28 Zhanna Ferrario 1993 - n. 20 Ana Lucìa Martìnez 1990 - n. 17 Marianela Szymanowski 1990. Panchina Pomigliano FC a disposizione 1994  Anana Rosa J. Buhigas n.12 - 1993 Gaia Apicella n.2 - 1996 Martina Fusini n.3 - 1998 Greis Domi n.8 - 2001 Chiara Manca n.11 - 2001 Lucie MurielleTengue n.19 - 1992 Laura Borgouin n.22 - 2002 Heden Corrado n.24 - 2004 Diana Irina Talle n.30.  Formazione:Juventus FC:  Portiere n.16 Pauline C. Peyraud M. 1992 - n.5 Elsa Amanda Nilden 1998 - n.6 Paulina Tanya Nystrom 2000 - n.9 Sofia Cantore 1999 - n.14 elle Palis 1999 - n.15 Julia Angela Grosso 2000 - n.18 Lineth Enid F. Beerensteyn 1996 - n.20 Estelle Cascarino 1997 - n.32 Linda Brigitta Sembrant 1987 - n.71 Martina Lenzini 1998 - n.77 Sara B. Gunnarsdottir 1990. Panchina Juventis FC: 2000 Roberta Aprile n.1 - 1989 Sara Gama n.3 - 2000 Federica Cafferata n.4 - 1990 Cristina Girelli n.10 -1995 Lindsey k. Thomasn. 19 -  1999 Arianna Caruso n.21 - 2001 Melissa Bellucci n.22 - 2005 Ginevra Moretti n.30 - 2006 Martina Cocino n.31. Ammoniti: 2 Juventus Women Campionato: Serie A femminile - Località: Pomigliano d'Arco (NA) - Allenatore: Antonio Contreras Oliveira Stadio: Stadio Amerigo Liguori (Torre del Greco); (1 600 posti) - Colori sociali: Granata - Presidente: Raffaele Pipola Clara Angelica Palumbo

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Anagni, doppio schiaffo sulla sanità

Il comitato “Salviamo l’ospedale” scrive al prefetto per riavere i servizi di base. La Regione tace

Michel Emi Maritato by Michel Emi Maritato
20 Giugno 2020
in Attualità
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Posti letto di terapia sub intensiva, assistenza ai guariti da Covid-19 in quarantena, servizi di prevenzione con la creazione di un centro screening anti virus, con tamponi, analisi e test sierologici in aiuto alla popolazione. Sono queste le richieste che il comitato “Salviamo l’ospedale di Anagni”, attivo da alcuni anni contro la chiusura del nosocomio frusinate, ha rivolto al prefetto della provincia Ignazio Portelli. In un appello siglato da una decina di organizzazioni, confluite nel gruppo di tutela del nosocomio, i cittadini ribadiscono l’importanza di dotare il territorio della provincia a nord di Frosinone dell’assistenza di base. Non è certo questo il primo allarme. Ultimo, in ordine di tempo, quello inviato a marzo al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, rimasto inascoltato. In quella occasione si chiedeva la riattivazione di tutti i servizi di cui era dotato il nosocomio prima del contestato decreto 80 del 2010, che in nome dei tagli lineari, ha desertificato l’assistenza sanitaria in tutte le province del Lazio. Il provvedimento, prevede la riconversione dell’ospedale in presidio distrettuale di 2° livello: un vero e proprio declassamento. Via il pronto soccorso, disattivati tutti i reparti di degenza, stop a visite ed esami in caso di emergenza e urgenza. Una vera e propria sconfitta per i residenti e i fruitori di un territorio molto attivo sul piano economico. E non solo. Parliamo di una storica cittadina, Anagni, meta di turisti e di lavoratori, con il vicino casello dell’autostrada e numerose attività industriali e artigianali che ne fanno un distretto fondamentale per la nostra regione. Ma insieme alle attività produttive, in questo caso, si deve puntare l’attenzione sugli atavici problemi ambientali causati dalla presenza di fattori inquinanti nella valle del Sacco, il fiume locale che ha spesso destato preoccupazioni con prevedibili risvolti sulla salute dei residenti. Una ragione di più per non intaccare quei servizi sanitari basilari, la cui richiesta si concretizza nella necessità di un laboratorio analisi, della radiologia notturna, dell’assunzione di medici per il punto di primo intervento con presenza di un anestesista e di un cardiologo a copertura delle 24 ore e nell’assunzione di personale infermieristico e ausiliario. Servizi essenziali cui, secondo il comitato dovrebbero aggiungersi il rafforzamento della farmacia e l’apertura di un punto di osservazione breve intensiva, con l’ausilio di un centralino e di un efficiente servizio di vigilanza. “Siamo privi dell’assistenza di base – lamentano i cittadini da tempo – 80 mila anime dell’area Nord del frusinate, una zona industriale particolarmente attiva per la ripartenza dell’intero Paese”. Nessuna sicurezza per l’assistenza in situazioni di urgenza/emergenza, è il punto su cui battono i residenti dell’area, ribadendo che molti reparti dell’ospedale potrebbero essere riattivati senza alcuno sforzo. Alle sollecitazioni del comitato si sono uniti tutti i sindaci del territorio, in una battaglia che va avanti almeno da un decennio e che, a tutt’oggi rimane inascoltata.  “La presenza di un presidio sanitario adeguato è fondamentale. Indispensabile per mettere in sicurezza e garantire le condizioni di lavoro delle maestranze che affluiscono ad Anagni quotidianamente e le popolazioni residenti”, hanno ribadito i cittadini nell’appello a Portelli, sottolineando la possibilità di ottenere finanziamenti perfino dagli imprenditori della zona, sensibili alla riapertura del locale ospedale, che attirava comunque un bacino di utenza molto vasto. E se oggi a contestare le decisioni regionali sono una decina di gruppi – dai comitati di quartiere alle associazioni culturali e scolastiche, passando per quelle ambientaliste e di tutela della salute – nel 2016 furono gli stessi consiglieri di maggioranza alla Pisana a presentare richieste e interrogazioni al presidente della Regione Zingaretti, primo fra tutti Daniele Fichera del gruppo “Psi per Zingaretti” che in una interpellanza dell’11 ottobre chiese lumi sulla riconversione dell’ospedale di Anagni in presidio distrettuale di 2° livello, considerata “la crisi nell’offerta di prestazioni e dei livelli essenziali di assistenza, obbligatori per legge”. Negli ultimi dieci anni oltre al presidio della città dei Papi, sono stati chiusi gli ospedali di Pontecorvo, Isola del Liri, Atina, Ceccano, due strutture di riabilitazione a Ceprano e Ferentino. Una sciagura per i cittadini del frusinate, territorio con età media elevata e palpabili difficoltà nella mobilità, specie nei mesi invernali. Con conseguente aggravio dei nosocomi ancora aperti: Alatri, Frosinone, Sora e Cassino “con costanti picchi di sovraffollamento, tali da mettere a rischio la salute dei cittadini”, riferisce Fichera nell’interrogazione. Tanto che la Asl di Frosinone è stata costretta a siglare un protocollo di intesa con strutture private per consentire il ricovero di pazienti in sovrannumero. Il tutto, in nome della contrazione della spesa e del rispetto del piano di rientro, applicato forse con poca flessibilità. Una spesa a “zig zag – ci dicono dal comitato – per il pubblico si contrae per i privati si allarga”. Oltre al danno la beffa. In risposta, la Regione ha aggravato la situazione applicando il decreto ministeriale “Lorenzin”, il numero 70 del 2015 che ha colpito anche il punto di primo intervento (Ppi) di Anagni, sostituendolo con un meno rassicurante presidio ambulatoriale territoriale, che garantisce solo il trasporto nell’ospedale più vicino in caso di emergenza/urgenza. Questa volta, nella città dei Papi, lo schiaffo è stato doppio.

 

Tags: Luca Zingaretti
Michel Emi Maritato

Michel Emi Maritato

Giornalista Vaticanista, corrispondente Gerolosomitano esperto in questioni Medioorientali, gia' in Psicologia giuridica e criminologia, criminalità organizzata , cronaca giudiziaria, inchiesta.

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