Sono un semplice funzionario di Asl Roma 1 che vuole mettere a disposizione la propria esperienza per il bene della sanità”, si presenta cosi Paolo Dominici, premio Eccellenza Italiana Assotutela presso il Senato della Repubblica 2020.In una breve intervista il premio Eccellenza racconta il suo impegno per la collettività ed i reali problemi che la sanità quotidianamente deve affrontare sia a livello regionale che nazionale. Dall’amicizia con il presidente Michel Emi Maritato all’inaspettato ricevimento del suddetto riconoscimento, Paolo Dominici racconta il suo impegno e la sua dedizione.
Cosa rappresenta per lei questo premio?
“Il premio che vado a ricevere è inaspettato, modestamente dico anche immeritato perché ci sono persone che forse fanno anche più di me ma magari non hanno le possibiilità di stare “in vetrina”.Ringrazio il presidente per il riconoscimento e lo ringrazio di cuore, questo gesto mi da la spinta per non mollare ed andare avanti con tutte le mie forze per migliorare una sanità che non è all’altezza del talento e della professionalità di tutto lo staff medico nazionale.”
Che rapporti ha con il Presidente Maritato?
“Maritato è una vecchia amicizia molto sincera e sentita, molti anni fa ci siamo legati, spinti dal desiderio comune di migliorare la sanità italiana. Poi ci siamo un po’ persi di vista, molte volte la vita porta a perdere i contatti con le persone ma se la stima è sincera il legame continua e si fortifica.Sinceramente avevo anche timore che il presidente non si ricordasse neanche più di me, poi mi ha dimostrato ancora una volta la sua personalità e la sua bontà d’animo, sono orgoglioso della sua amicizia e onorato di ricevere il premio Eccellenza Italiana Assotutela presso il Senato della Repubblica.”
Qual è il vero problema della sanità italiana secondo lei?
“Sicuramente la disorganizzazione. In Italia abbiamo i migliori medici a livello internazionale e la nostra professionalità è superiore a quella di tutti gli altri Paesi Europei.I servizi sanitari non sono facilmente accessibili, molte volte sentiamo al telegiornale di pazienti che attendono anche quattro giorni al pronto soccorso prima di ricevere le giuste cure e questo è grave, dovrebbe esserci un organizzazione migliore, più efficiente.Il mio impegno è sempre stato questo, lavoro per cercare di aiutare, proponendo un sistema che secondo me lascia molto a desiderare ed essendo un operatore che vive la sanità da oltre 30 anni mi sento di dover fare qualcosa, ma molto spesso non trovo sostegno e mi ritrovo da solo a “combattere questa guerra”.
Chi è Paolo Dominici?
“Sono un funzionario di Asl Roma 1 e prima ancora del San Filippo Neri,sono stato segretario provinciale di categoria per la sanità nella UIL poi segretario regionale, attualmente sono segretario confederale regionale UIL. Operando da sempre nel settore sanitario mi sono mosso nel terzo settore e attualmente ho il pubblico impiego e la mia predisposizione è la sanità nazionale in generale e regionale in particolare.Quando sento parlare di mala sanità ho come l’impressione di aver fallito e sento di dover intervenire per fare qualcosa, ho i sensi di colpa quando vedo che le cose non vanno come dovrebbero e cerco di migliorare questo settore.”