Per il consueto spazio riservato alle interviste esclusive, oggi tra le pagine del nostro quotidiano, abbiamo il piacere di ospitare Stella Pecollo.
Proprio in occasione della giornata dedicata alla festa della donna, Stella ha deciso di pubblicare sulla pagina del suo profilo instagram @stella_pecollo un video provocatorio per incoraggiare tutte le donne a “liberarsi” dalle catene degli stereotipi dell’industria del fashion, e a vestirsi invece come loro desiderano, con il solo fine di esprimere se’ stesse e sentirsi belle.
Attrice di cinema, teatro e serie tv, scrittrice e autrice del libro “Io sono bella. La leggerezza non è questione di peso”. La carriera di Stella Pecollo si divide tra la recitazione, il burlesque e un forte impegno nell’attivismo per la lotta contro il bullismo e il body-shaming.
L’attrice ha preso parte a diversi cast, tra questi a quello del musical La fabbrica di cioccolato, della serie TV ExtraVergine, diretta da Roberta Torre, e di Siberia di Abel Ferrara.
Venerdì 11 marzo Stella sarà nuovamente sui nostri schermi nella serie tv Uomo delle stelle su Sky, comedy diretta da Alessandro Guida, nelle vesti di una cantante lirica.
Domenica 20 marzo alle ore 21,00 invece Stella sarà alla conduzione di BodyPositive &inclusive fashion talk, evento online durante il quale interverranno personalità del mondo “Body positive” quali la cantautrice e vocal coach Michelle Perera, vincitrice del premio Wind del programma tv “Alltogether now” 2022, e diverse influencers italiane ed internazionali i cui nomi verranno svelati nei prossimi giorni. Ecco cosa ci ha raccontato:
Attrice e performer di musical di successo e attivista del movimento “Body positive”. Oggi, rispetto a ieri, che differenze noti, rispetto ai temi sociali da te trattati, tra la realtà italiana e quella NewYorkese, dove hai vissuto per lunghi periodi?
«Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro rispetto agli States o alla vicina Inghilterra, è innegabile. Riguardo al movimento body positive per esempio, ci stiamo arrivando con grande lentezza, da qualche anno a questa parte, ma in maniera molto superficiale, quasi come se fosse una moda che “ci tocca seguire” e non come un vero e proprio movimento social culturale».
Il tuo fisico morbido e prorompente pensi abbia condizionato la tua vita di donna e di artista?
«Certamente!All’inizio in maniera negativa (mi nascondevo, odiavo il mio corpo ecc) poi invece in maniera molto positiva, quando mi son resa conto che in realtà la mia “diversità” fosse una fortuna, un vantaggio, e ho imparato quindi ad utilizzarla come un pregio e non un difetto, come una caratteristica che mi rende unica e quindi insostituibile!».
La positività del corpo è un grande argomento sui social media. A proposito di questo recentemente hai anche pubblicato “Io sono bella – la leggerezza non è questione di peso”, nel quale racconti il tuo percorso di accettazione e tratti temi quali il bullismo, il body shaming, il body positive. Come nasce l’idea di realizzare questo libro?
«Il libro era una “bozza” nel mio laptop già da qualche anno, inizialmente volevo che fosse uno spettacolo ma vedevo anche una potenzialità come libro, però non avevo avuto tempo di proporlo a qualcuno, poi per una serie di coincidenze, la Mondadori è venuta a conoscenza della mia storia e mi ha contattata chiedendomi proprio di scrivere un libro su questo tema, ed io non ho fatto altro che rispondere: è già quasi pronto per essere stampato».
L’autodeterminazione può essere, secondo te, la fautrice di cambiamenti sociali?
«Assolutamente si!Bisogna essere sicuri di ciò in cui si crede, e portarlo avanti con forza ed orgoglio, informarsi, studiare e combattere l’ignoranza, solo così si possono cambiare le cose una alla volta, passo passo».
Che effetto ti fa l’essere diventata il riferimento di tante donne che ti seguono?
«Mi rende orgogliosa, mi fa sentire utile, sento che il mio lavoro ha un valore aggiunto e che sto contribuendo ad una causa molto più grande».
Quale consiglio senti di dare a tutte quelle ragazze che non hanno il coraggio di buttarsi in un’esperienza che invece desidererebbero tanto fare?
«Si vive una volta sola, non avete niente da perdere, fatelo e fregatevene dell’opinione altrui, 9 volte su 10 ognuno pensa ai propri problemi e non a quelli degli altri».
Il prossimo 20 marzo invece condurrai un evento online durante il quale mostrerai, in anteprima, il tuo nuovo progetto fashion unico nel suo genere. Ce ne vuoi parlare?
«Non posso rivelare molto ancora Patrizia, ma invito tutti a partecipare all’evento online per scoprire questo progetto fashion, che è appunto il primo del suo genere in italia con queste specifiche caratteristiche. L’ho ideato con l’obiettivo di sradicare in maniera pratica e definitiva alcuni stereotipi (ridicoli) del mondo della moda, sono andata anche a eliminare alcuni “triggers” che il mondo del fashion purtroppo mette in atto (legati nello specifico alle taglie degli abiti) e che sono causa di malessere nelle donne, insomma non vedo l’ora di mostrarvelo! Durante l’evento inoltre ci saranno tante ospiti speciali, donne forti, con storie importanti, che condivideranno con noi e con chi vorrà connettersi insieme a noi. Ne approfitto per ringraziare Carlotta Giancane di Imperfetta project, che mi ha dato una grande mano dal punto di vista strategico e di comunicazione e anche un bel supporto morale! Il link per prenotarvi un posto all’evento (gratuito) è www.imperfettaproject.com/eventi».
Foto Irene Bertotti
Di Patrizia Faiello