15, 16 e 17 dicembre tre giorni per festeggiare il decennale della nascita di Fratelli d’Italia dall’alba di quel lontano dicembre 2012. Un super tendone montato per l’occasione in una piazza del Popolo rilucente di luci ed alberi addobbati per il Santo Natale, una esplosione di autentiche emozioni, sentimenti, cori, racconti e parole che sono, poi, diventate fatti.
10 anni di Fratelli d’Italia, “ il racconto di un lungo ed incessante amore per l’Italia” nei manifesti apposti nel tendone e nella piazza gremita, 20 slides riportano i momenti salienti che hanno condotto il partito Fratelli d’Italia al Governo e Giorgia Meloni come presidente del Consiglio dei Ministri. Una tre giorni che ha visto l’intervento dei Ministri, alti esponenti del Governo e degli enti locali scambiarsi il posto di quel palco, sostenuti da un pubblico attento, festoso, plaudente. Sono state giornate piene ed intense di programmi, opinioni, linee progettuali del Governo, fin dalle prime ore della mattina alla tarda serata. Nella giornata di venerdì è intervenuta anche la Ministra per la Famiglia, Natalità e Pari opportunità la dott.ssa Eugenia Roccella.
E proprio con quella parola “natalità”, che segna l’esistenza del genere umano fin dall’alba cosmica, che la Ministra ha modificato il titolo del ministero, infatti, osserva “già nel titolo del mio ministero pari opportunità e famiglia c’è anche natalità”.
Ha iniziato il suo intervento con “i giovani che oggi mettono su famiglia non so se sono eroici come qualcuno ha detto, ma certamente sono in controtendenza; oggi le famiglie monoparentali sono diventate più di quelle con figli, questo Governo si è posto il problema fin da subito”.
Anche su quel “natalità” che ha in sè il futuro, la vita dei bambini, dei giovani ci sono state polemiche, ma promuovere la famiglia e la maternità in tutte le politiche, un’azione strategica che coinvolga tutti i dicasteri con interventi di tipo economico e culturale è quanto auspica la ministra Roccella. Una progettazione e stimolo per contrastare la denatalità italiana che ha un trend negativo anche quest’anno.
La Ministra ricorda gli ultimi dati Istat che narrano un Paese che si sta “spopolando, non c’è soltanto un calo delle nascite, c’è un calo della popolazione, ci sono meno cittadini italiani, ogni volta che l’Istat da i dati racconta che se n’è andato via un piccolo pezzetto d’Italia. Un problema che la Roccella definisce “un’urgenza fondamentale, anche perché tutti gli esperti ci dicono che siamo ad un punto di svolta” o ce ne occupiamo adesso o sarà impossibile tornare indietro”.
Cerca quindi una soluzione concreta l’inquilina del Ministero per la famiglia, natalità e pari opportunità, ben consapevole che si tratta di un impegno che sarà costante, determinato e difficile.
Oggi crearsi una famiglia è una impresa difficile “perché la famiglia non è aiutata, non è sostenuta sicuramente sul piano economico”, infatti il Governo fin dal suo insediamento, fin dalla prima finanziaria, guidato dalla Presidente On.le Giorgia Meloni ha dato immediatamente “dei segnali forti segnali che non sono bonus, ma sono dei provvedimenti ponte per quando poi potremo affrontarli in modo strutturale”; guardare lontano per assicurare un futuro che evolve a seguito di azioni concrete.
La manovra di bilancio per 2023 ha introdotto l’aumento del 50% dell’assegno unico per i figli nel primo anno di vita e per i figli da uno a tre anni nelle famiglie con più figli con un Isee sotto i 40 mila euro, una riduzione dell’ iva dal 10% al 5% sui beni di prima necessità per l’infanzia, queste alcune delle misure della legge di bilancio del Governo Meloni.
I problemi economici però per la famiglia non sono i soli osserva la Roccella, “per la famiglia non chiediamo di fare di più, chiediamo di non fare di meno, di non dare alla famiglia meno” dei cittadini che non hanno una famiglia da mantenere. Un sostegno proporzionale al numero dei figli.
“Oggi la famiglia è molto maltrattata” una dichiarazione che sortisce l’applauso che pubblico ed aggiunge “ non vogliamo che sia trattata meglio, vogliamo che almeno non sia trattata peggio”.
Secondo l’Istat le nascite in Italia nei primi 9 mesi del 2022 sono state circa 6mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 che aveva già registrato un record negativo con 400.249 nuovi nati, in calo dell’1,1% sull’anno precedente (-4.643).
Il numero medio di figli per donna, per il complesso delle residenti, risale lievemente a 1,25 rispetto al 2020 (1,24). Negli anni 2008-2010 era a 1,44.
Prosegue la Roccella, “basta pensare ai dati sulla natalità anche in tutta l’Europa” 2,1 figli per donna, l’Italia è particolarmente in basso in questa classifica.
“Non c’è più l’idea che i figli siano una ricchezza, fare figli è una scelta personale, non c’è più quello che una volta era il valore sociale della maternità – e precisa che – nella Costituzione la maternità è protetta” e poi cita l’attacco che le è arrivato dal Pd, in particolare dalla Boldrini che “vuole abolire questa protezione anche dalla Costituzione”. La nostra Costituzione è la più bella del mondo, sottolinea la Roccella che il Pd ha tanto difeso nominalmente e poi “vuole togliere un punto così importante come la tutela della maternità”.
La Ministra fa riferimento ad un episodio per il quale è stata attaccata proprio dal sito del Pd in occasione di una sua dichiarazione ad una intervista televisiva nella quale si parlava della genitorialità tra coppie omosessuali, ed ha precisato che “ognuno di noi è figlio di un uomo ed una donna – una affermazione che genera un applauso – che per forza di cosa ognuno di noi ha una mamma che lo ha partorito ed un padre biologico.
“Basta con le banalità elettorali” è la frase apparsa sul sito del pd contro una affermazione che ha il sostegno della scienza, della natura. “Dire che si è figli per forza di cosa di un uomo e di una donna è una banalità elettorale” (appalusi) secondo il pd, sottolinea la Roccella ” io mi chiedo pensano ancora che i figli nascano dalle cicogne”, si chiede in modo ironico la Ministra per la famiglia. Il fatto che i figli nascono da una donna ed un uomo è “un dato di fatto, ineliminabile, non c’è tecnologia, biotecnologia che regga, siamo ancora tutti figli di un padre biologico e di una madre che ci partorisce”, ripete e sottolinea la Ministra.
Poi indirettamente chiede una risposta al Pd su cosa pensano della denatalità”, come Zingaretti, Bonaccini che ne ha letto i programmi. Mi chiedo cosa “pensa Elly Schlein, ma non vedo una sola parola sull’urgenza più grande , più importante che stiamo vivendo, quello della denatalità quello di un Paese che non sa guardare al futuro, quello che ha pochi giovani, molti dei quali sono qui e per fortuna – lo dice con orgoglio – votano a destra”.
Dopo gli applausi prosegue che “è importante invecchiare in modo attivo, gli anziani, i nonni ci possono dare tantissimo anche nella cosiddetta terza età, ma “un Paese che non fa figli non sa guardare con ottimismo al proprio futuro, ha più difficoltà ad intraprendere, ad innovare, ad essere al passo con i tempi” anche perché i giovani sanno essere più al passo con i tempi rispetto agli anziani”.
In una intervista Helena Dalli, Commissaria europea per l’uguaglianza, ha commentato la frase della Roccella “siamo tutti figli di un uomo e di una donna”, ritenendo che la stessa ministra abbia confuso la biologia con i diritti che replica “di quali diritti si parla, si parla dei diritti dei bambini, si parla dei diritti delle donne che vengono sfruttate con l’incivile pratica dell’utero in affitto?
L’intervento della Ministra Eugenia Roccella alla festa dei 10 anni dalla nascita di Fratelli d’Italia
Volge alla conclusione l’intervento della Roccella facendo notare la necessità di occuparsi dei diritti dei bambini, “qual è il migliore interesse del bambino – e si risponde – non è quello di avere possibilmente la propria madre ed il proprio padre?” Sottolinea il “possibilmente” attesi i casi che la vita riserva. Nuovo applauso che porta alla conclusione del discorso.
Bisogna “ripristinare una cultura favorevole alla genitorialità, alla maternità, all’apertura al futuro, sono punti fondamentali senza i quali non potremmo invertire il trend della denatalità che ci sta affliggendo, che sta facendo diventare l’inverno demografico come un inferno demografico”, queste le parole conclusive della Ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella.
La Ministra Roccella lontano dalle telecamere, prima di congedarsi, ha salutato e ringraziato tutti i volontari che hanno partecipato alla “costruzione” di questo evento che è durato tre giorni nella meravigliosa location di Piazza del Popolo di Roma.
Di Giada Giunti