• PaeseRoma.it
  • ADV
  • Privacy
  • Disabilità
  • Collaborazioni
  • Contatti
sabato 10 Giugno 2023
No Result
View All Result
PaeseRoma
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
    • All
    • Cultura
    • Eventi
    • Spettacoli
    • Sport

    Esce oggi il nuovo singolo “Tachicardia” di Greta Portacci feat. Bindolo

    Andrea Bocelli, in scena al Teatro Antico di Taormina. Si rivolge ai giovani: “Il talento? Va coltivato con speranza”

    Scherma in carrozzina, la Federazione Italiana Scherma dona pedana all’Unità Spinale del Cannizzaro: è la prima in Italia

    “Garibaldi Vs Frankenstein”: al via la campagna di crowdfunding per il fumetto di Andrea Guglielmino

    Oltre 30.000 i visitatori del Salone Nautico di Venezia

    Oltre 30.000 i visitatori del Salone Nautico di Venezia

    Alla conferenza stampa “Fondazione Taormina Arte Sicilia” e “Taormina Film Fest” presentano il nuovo programma della stagione

    Il Pride a Cinecittà World: domenica 11 giugno il Parco Divertimenti di Roma si tinge di arcobaleno

    Al via la V° edizione del workshop internazionale “Il giornalismo che verrà” con la serata inaugurale al Palazzo della cultura di Catania

    Grande attesa per la IX edizione del Premio Anna Magnani alla Casa del Cinema di Roma

  • Lifestyle
    • All
    • Arte
    • Enogastronomia
    • Libri
    • Motori
    • Personaggi
    • Recensioni
    • Salute
    • Turismo

    Scherma in carrozzina, la Federazione Italiana Scherma dona pedana all’Unità Spinale del Cannizzaro: è la prima in Italia

    Pierluigi Mancini: dall’Occidente all’Oriente

    Marco Sessi e Vanni Cigarini ci racconta dell’amicizia nel loro ultimo lavoro editoriale

    “L’amico imperfetto” di Rosario Galli, il 9 giugno, alla Biblioteca Comunale di Paternò

    Alberto Pierallini, IRCCS San Raffaele: il gotha delle neuroscienze a Ponza per il congresso “Michela Bonamini”

    Al Municipio di Messina la presentazione del libro “Messina Città Perduta”, dello storico dell’arte Nicolò Fiorenza

    Trending Tags

    • Moto Guzzi
    • Nissan
PaeseRoma
No Result
View All Result
Home Attualità

Primi risultati dai telescopi dell’ESO dopo l’impatto di DART con un asteroide

Marcello Strano by Marcello Strano
21 Marzo 2023
in Esteri
0

This artist’s illustration shows the ejection of a cloud of debris after NASA’s DART spacecraft collided with the asteroid Dimorphos. The image was created with the help of the close-up photographs of Dimorphos that the DRACO camera on the DART spacecraft took right before the impact. The DART spacecraft collided with Dimorphos at a speed of over 6 kilometres per second (about 22 000 kilometres per hour). After the impact several telescopes observed the evolution of the cloud of debris, including ESO’s Very Large Telescope.

0
SHARES
13
VIEWS
CondividiCondividiCondividi

Il 26 settembre 2022 il veicolo spaziale DART si è scontrato con l’asteroide Dimorphos per effettuare un test controllato delle nostre capacità di deflessione degli asteroidi. L’impatto è avvenuto a 11 milioni di chilometri dalla Terra, abbastanza vicino da poter essere osservato in dettaglio con molti telescopi. Tutti e quattro i telescopi da 8,2 metri del VLT dell’ESO in Cile hanno osservato le conseguenze dell’impatto e i primi risultati di queste osservazioni del VLT sono stati pubblicati in due articoli.

 

“Gli asteroidi sono tra i resti più essenziali del materiale da cui sono stati creati tutti i pianeti e le lune del Sistema Solare”, afferma Brian Murphy, studente di dottorato presso l’Università di Edimburgo nel Regno Unito e coautore di uno dei lavori. Studiare la nube di materiale espulso dopo l’impatto di DART può quindi dirci come si è formato il Sistema Solare. “Gli impatti tra asteroidi avvengono naturalmente, ma non lo si sa mai in anticipo”, continua Cyrielle Opitom, astronoma all’Università di Edimburgo e autrice principale di uno degli articoli. “DART è davvero una grande opportunità per studiare un impatto controllato, quasi come in laboratorio.”

 

Opitom e il suo gruppo hanno seguito l’evoluzione della nube di detriti per un mese con lo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) installato sul VLT dell’ESO. Hanno scoperto che la nube espulsa era più blu dell’asteroide stesso prima dell’impatto, indicando che avrebbe potuto essere composta da particelle molto fini. Nelle ore e nei giorni che seguirono l’impatto si svilupparono altre strutture: ciuffi, spirali e una lunga coda allontanata dalla radiazione solare. Le spirali e la coda erano più rosse della nube iniziale e quindi avrebbero potuto essere costituite da particelle più grandi.

 

This series of images, taken with the MUSE instrument on ESO’s Very Large Telescope, shows the evolution of the cloud of debris that was ejected when NASA’s DART spacecraft collided with the asteroid Dimorphos. The first image was taken on 26 September 2022, just before the impact, and the last one was taken almost one month later on 25 October. Over this period several structures developed: clumps, spirals, and a long tail of dust pushed away by the Sun’s radiation. The white arrow in each panel marks the direction of the Sun. Dimorphos orbits a larger asteroid called Didymos. The white horizontal bar corresponds to 500 kilometres, but the asteroids are only 1 kilometre apart, so they can’t be discerned in these images. The background streaks seen here are due to the apparent movement of the background stars during the observations while the telescope was tracking the asteroid pair.

 

MUSE ha permesso al team di Opitom di scomporre la luce della nube come fosse un arcobaleno e di cercare le impronte chimiche di diversi gas. In particolare, hanno cercato ossigeno e acqua provenienti dal ghiaccio esposto dall’impatto. Ma non hanno trovato niente. “Non ci si aspetta che gli asteroidi contengano quantità significative di ghiaccio, quindi anche rilevare una qualsiasi traccia di acqua sarebbe stata una vera sorpresa”, spiega Opitom. Hanno anche cercato tracce del propellente della navicella DART, ma non ne hanno trovate. “Sapevamo che era un azzardo”, aggiunge, “poiché la quantità di gas rimasta nei serbatoi dal sistema di propulsione non avrebbe dovuto essere enorme. Inoltre, una parte di questo avrebbe potuto arrivare troppo lontano per essere rilevata con MUSE quando abbiamo iniziato a osservare”.

 

Un altro gruppo, guidato da Stefano Bagnulo, astronomo dell’Armagh Observatory and Planetarium nel Regno Unito, ha studiato come l’impatto di DART abbia alterato la superficie dell’asteroide.

 

“Quando osserviamo gli oggetti nel Sistema Solare, stiamo osservando la luce solare diffusa dalla loro superficie o dalla loro atmosfera, che diventa parzialmente polarizzata”, spiega Bagnulo. Ciò significa che le onde luminose oscillano lungo una direzione preferita piuttosto che in modo casuale. “Tracciare come cambia la polarizzazione con l’orientamento dell’asteroide rispetto a noi e al Sole ne rivela la struttura e la composizione della superficie”.

 

Bagnulo e i suoi colleghi hanno utilizzato lo strumento FORS2 (FOcal Reducer/low dispersion Spectrograph 2) installato sul VLT per monitorare l’asteroide e hanno scoperto che il livello di polarizzazione è sceso improvvisamente dopo l’impatto. Allo stesso tempo, la luminosità complessiva del sistema è aumentata. Una possibile spiegazione è che l’impatto abbia esposto più materiale incontaminato dall’interno dell’asteroide. “Forse il materiale scavato dall’impatto era intrinsecamente più luminoso e meno polarizzante del materiale in superficie, perché non è mai stato esposto al vento e alla radiazione solari”, dice Bagnulo.

 

Un’altra possibilità è che l’impatto abbia distrutto le particelle sulla superficie, espellendo così quelle molto più piccole nella nube di detriti. “Sappiamo che, in determinate circostanze, i frammenti più piccoli sono più efficienti nel riflettere la luce e meno efficienti nel polarizzarla”, spiega Zuri Gray, altro studente di dottorato all’Armagh Observatory and Planetarium.

 

Gli studi dei gruppi guidati da Bagnulo e Opitom mostrano le potenzialità del VLT quando i suoi diversi strumenti lavorano insieme. Infatti, oltre a MUSE e FORS2, le conseguenze dell’impatto sono state osservate con altri due strumenti del VLT e l’analisi di questi dati è ancora in corso. “Questa ricerca ha sfruttato un’opportunità unica, quando la NASA ha colpito un asteroide”, conclude Opitom, “quindi non può essere ripetuta da nessuna struttura futura. Questo rende i dati ottenuti con il VLT nel momento dell’impatto estremamente preziosi quando si tratta di comprendere meglio la natura degli asteroidi”.

Marcello Strano

Marcello Strano

Giornalista iscritto all'Odg, Fnsi, Ucsi, Ussi, Ugis, Sngci, Agimp. Un attivista impegnato costantemente in azioni concrete di sensibilizzazione della cultura. Ha partecipato ai festival più esclusivi e importanti al mondo: Sanremo, Taormina, Roma, Venezia, Berlino, Cannes, Hollywood.
 

Related Posts

Richard Gere pronto a testimoniare nel processo a Salvini

Richard Gere pronto a testimoniare nel processo a Salvini

10 Giugno 2023
Il libro di Mirko Giudici tocca l’anima: “Senza il cancro sarei morto”

Il libro di Mirko Giudici tocca l’anima: “Senza il cancro sarei morto”

10 Giugno 2023

Cybersicurezza, Corazza a “Digitale Italia”: mancano 200mila professionisti

9 Giugno 2023

Esce oggi il nuovo singolo “Tachicardia” di Greta Portacci feat. Bindolo

9 Giugno 2023
Next Post
L’Europa al bivio

L’Europa al bivio

Popolari

  • Provincia di Roma, Anzio: richiesti soccorsi in mare

    Provincia di Roma, Anzio: richiesti soccorsi in mare

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Grande attesa per la IX edizione del Premio Anna Magnani alla Casa del Cinema di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Pierluigi Mancini: dall’Occidente all’Oriente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Per Anzio litorale by night è finita la pacchia, stop alla movida con tanto di provvedimento

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • “L’amico imperfetto” di Rosario Galli, il 9 giugno, alla Biblioteca Comunale di Paternò

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

La posta del direttore

 

 

Facebook Twitter LinkedIn Youtube Telegram RSS

PAESEROMA.IT

Giornale partecipativo fondato e diretto da Michelangelo Letizia - Casa editrice: Associazione ITALIA SEMPLICE

Category

  • Arte
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Cultura
  • Economia
  • Editoriale
  • Enogastronomia
  • Esteri
  • Eventi
  • Innovazione
  • Interviste
  • Intrattenimento
  • Lavoro
  • Libri
  • Lifestyle
  • Motori
  • Personaggi
  • Politica
  • Recensioni
  • Salute
  • Scuola
  • Sociale
  • Spettacoli
  • Sport
  • Territorio
  • Turismo

Newsletter

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

No Result
View All Result
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
  • Lifestyle
  • Login

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

Login to your account below

Forgotten Password?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookie di profilazione, anche di terze parti, per fornirti servizi e pubblicità in linea con le tue preferenze. Se chiudi questo banner o prosegui con la navigazione cliccando un elemento della pagina ne accetti l'utilizzo. Per maggiori informazioni su come modificare il consenso e le impostazioni dei browser supportati leggi l'informativa sulla privacy.