Disponibile dal 30 maggio sulle piattaforme digitali il nuovo singolo di Etlis, dal titolo “Battiti (sotto la pioggia)”, un brano dalle sonorità cupe e dall’atmosfera da film noir.
Nell’intervista che segue, il giovane artista ci racconta del suo percorso creativo, ci parla di lui e della sua visione del fututo.
- Ciao Etlis, il tuo singolo “Battiti” parte con un’invocazione del tuo nome. A chi è rivolto quindi il brano?
Quasi tutti i miei brani iniziano con “AYY ETLIS”, che nel tempo è diventato una sorta di tag, un marchio distintivo con cui mi riconoscono gli ascoltatori. “Battiti” è rivolto a una persona, sì, ma più in generale è rivolto a me stesso e a chiunque riesca a trovarci qualcosa di bello. Ho già ricevuto feedback da amici e conoscenti, e ognuno ci ha letto qualcosa di diverso, di personale. È proprio questo, secondo me, il bello dell’arte: non dare risposte ma suscitare domande, evocare ricordi, emozioni. E trovo affascinante che l’artista non debba per forza svelare tutta l’ispirazione reale dietro un’opera.
- Come mai hai scelto di registrarlo con delle sonorità cupe?
In realtà non è stata una scelta premeditata. È successo in modo naturale durante la sessione in studio con Macs. All’inizio il pezzo aveva un’impronta molto più chill, ma il testo introspettivo e l’atmosfera di quel momento ci hanno portato verso un sound più cupo, quasi inevitabilmente.
- Se questo brano dovesse accompagnare la scena di un film, che immagini ti vengono in mente?
Mi viene subito in mente una scena iconica: quella di Spider-Man del 2002, diretto da Sam Raimi, quando Mary Jane viene aggredita in un vicolo sotto la pioggia e poi salvata da Spider-Man. Poco dopo c’è quel bacio sotto la pioggia, con lui a testa in giù, mentre lei gli toglie mezza maschera. Ecco, per me “BATTITI (SOTTO LA PIOGGIA)’’ potrebbe fare da colonna sonora a un momento così: romantico, drammatico, viscerale.
- Quali sono le tue influenze musicali?
Sono cresciuto con il rap, soprattutto col freestyle, ma a casa si ascoltava di tutto: rock, pop punk, cantautorato italiano. Quindi le mie influenze si muovono tra il rap, il rock e la scrittura più intima e riflessiva dei cantautori.
- Quando la determinazione è tanta, l’impossibile diventa possibile, soprattutto per un giovane come te che ha tanto da comunicare attraverso la sua musica. Come vedi il tuo futuro?
Lo vedo pieno di musica, creatività e voglia di comunicare. Ho davvero tanto da dire, e la musica è il mio modo più sincero per farlo. Non mi fossilizzo troppo sul futuro: certo, pianifico e progetto nuove uscite, ma cerco di vivere il presente con intensità, giorno per giorno, senza troppe aspettative. L’importante è restare connesso a quello che sento.
- Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Tanta nuova musica in arrivo, sicuramente. E mi piacerebbe anche rilasciare un progetto più corposo, magari un EP o qualcosa di più strutturato. Inoltre, sto lavorando a diverse collaborazioni con artisti molto forti: ne vedrete delle belle!